Se soffrite di pressione alta, o comunque fate attenzione al sale, potete provare a sostituire questo ingrediente con un’alga particolare, soprattutto con le insalate: ecco il suggerimento del nutrizionista.
L’ipertensione è una condizione cronica in cui la pressione del sangue sulle pareti delle arterie rimane costantemente elevata, costringendo il cuore a uno sforzo eccessivo. Spesso legata a predisposizione genetica, malattie concomitanti o abitudini scorrette, può restare a lungo senza sintomi evidenti ed è per questo definita “killer silenzioso”. Le conseguenze includono un aumento del rischio di infarto, ictus, insufficienza cardiaca e danni a reni e occhi. Tra i fattori che aggravano questa condizione, il ruolo del sale è centrale.
Il sodio in eccesso ostacola, infatti, il lavoro dei reni, favorisce la ritenzione di acqua e incrementa il volume di sangue in circolo. Questo porta a un innalzamento stabile della pressione e, nel tempo, accelera l’usura di cuore e arterie. Ridurre il sale significa proteggere l’intero sistema cardiovascolare: anche diminuzioni moderate hanno effetti misurabili sulla stabilità pressoria e sulla prevenzione delle complicanze. Per questo è raccomandato limitare gli alimenti ricchi di sodio come insaccati, formaggi stagionati, snack e prodotti confezionati, evitando di aggiungere sale in cucina o a tavola. Un’attenzione particolare va riservata ai cosiddetti “salati nascosti”, presenti in molti cibi trasformati, che rendono fondamentale leggere con cura le etichette. Al contrario, una dieta basata su alimenti freschi e poco elaborati favorisce il controllo pressorio.
Pressione alta: come dovete insaporire l’insalata, tutti i dettagli
A proposito di dieta finalizzata a favorire il controllo pressorio, un noto nutrizionista italiano, e cioè il dottor Christian Faffini, ha suggerito, in un recente post sui social, un ingrediente sapido, che può essere usato come sostituto del sale, per insaporire le insalate. Questo ingrediente, poco conosciuto ma super utile, è l’alga dulse. Si tratta, in particolare, di un’alga rossa, ricca di minerali, come potassio, ferro e magnesio, che ha un gusto naturalmente sapido, simile a quello del mare. Il suo vantaggio è che, pur avendo la capacità di insaporire gli alimenti, non ha sodio aggiunto. Per questo, può essere utile per chi soffre di pressione bassa.

Essa può dare più sapore a insalate, verdure e cereali. Per utilizzarla, basta sminuzzare con le mani l’alga, che si trova essiccata, o frullarla leggermente, e spolverarla sul piatto. Se si vuole ridurre il sale, ma non rinunciare al gusto, dunque, l’alga dulse può diventare, secondo l’esperto, un’alleata efficace in cucina. Attenzione, però, il fatto che non abbia sodio aggiunto non significa che è priva di sodio. L’alga dulse, pur priva di sodio aggiunto, contiene, infatti, naturalmente questo minerale come tutte le alghe marine. Può quindi essere usata in cucina come insaporitore umami alternativo, ma non rappresenta una scelta del tutto sicura per chi deve seguire una dieta rigorosamente iposodica.
Visualizza questo post su Instagram
Rispetto al comune sale da cucina, apporta sapidità insieme a minerali utili come potassio, calcio, ferro e iodio, ma contribuisce comunque all’introito complessivo di sodio. Un uso moderato può aiutare a ridurre il sale aggiunto, ma dosi eccessive annullano questo beneficio. Per chi soffre di ipertensione, un impiego occasionale può risultare preferibile rispetto al sale tradizionale, purché inserito nel calcolo del sodio giornaliero raccomandato.