È vero che chi ha il diabete non dovrebbe mangiare i fichi, a causa della loro dolcezza, oppure è sicuro mangiarli? Ecco la risposta e la spiegazione del nutrizionista
I fichi sono un frutto dal sapore dolce e delicato, ricco di acqua e micronutrienti preziosi, adatto anche a chi segue una dieta equilibrata se consumato con moderazione. Cento grammi di prodotto fresco apportano circa 50 calorie, un contenuto energetico paragonabile a quello di mele o kiwi. La loro composizione è dominata dall’acqua, pari a oltre l’80%, seguita da zuccheri semplici, fibre, piccole quantità di proteine e grassi quasi assenti. Tra i minerali spiccano potassio, calcio e ferro, mentre tra le vitamine si trovano la C, alcune del gruppo B e tracce di vitamina A ed E, con discreta azione antiossidante. Il buon apporto di fibre favorisce la regolarità intestinale e contribuisce a una sensazione di sazietà prolungata. Il contenuto di potassio, magnesio e calcio sostiene il benessere cardiovascolare e la salute delle ossa.
Grazie al ridotto apporto calorico, i fichi freschi possono inserirsi in una dieta senza timore di eccedere, purché non se ne abusi. Due o tre frutti come spuntino o fine pasto restano ampiamente sotto le 100 calorie, rendendoli un’alternativa naturale e dolce a snack confezionati. Occorre invece prudenza con i fichi secchi, poiché la concentrazione degli zuccheri fa salire le calorie a circa 260 per 100 grammi. In presenza di esigenze di controllo calorico o glicemico è meglio limitarne l’assunzione. Nel complesso, i fichi freschi rappresentano, dunque, un frutto leggero, nutriente e versatile, capace di unire gusto e benefici per l’organismo, purché il consumo resti equilibrato.
Fichi e diabete: è possibile mangiarli anche per chi ha problemi di salute di questo tipo?
Constatato, dunque, che è possibile mangiare fichi freschi, anche da parte di chi segue una dieta ipocalorica, rispondiamo, in questo articolo, a un altro quesito, che molte persone si sono fatte: è possibile mangiarli se si soffre di diabete o di insulino-resistenza? Questo dubbio sorge a causa del sapore molto dolce di questi frutti. Fortunatamente, però, non è rischioso mangiarli, neanche per le persone che soffrono di diabete, se si applica una certa moderazione. A confermarlo, è stato un noto esperto di alimentazione e nutrizionista, il dottor Daniele Basta. In particolare, l’esperto ha spiegato che, pur contenendo zuccheri naturali, i fichi freschi hanno anche fibre e antiossidanti, che rallentano l’assorbimento del glucosio.
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Inoltre, hanno un indice glicemico da basso a medio, e un carico glicemico contenuto. Per questi motivi, se consumati in porzioni corrette, non causano picchi glicemici pericolosi. Naturalmente, però, l’esperto ricorda che i fichi, così come tutta la frutta fresca, vanno inseriti con equilibrio, scegliendo porzioni adeguate, e preferendo di abbinarli ad altri alimenti, come lo yogurt, in modo tale da stabilizzare ulteriormente la glicemia. Proprio come con la dieta, il discorso è diverso con i fichi secchi. L’esperto ha, infatti, spiegato che la concentrazione di zuccheri nei fichi secchi risulta molto più elevata e richiede, quindi, un consumo molto più controllato, con porzioni piccolissime.
