Ecco cosa non fare mai, in caso di ustioni solari, e cosa, invece, può aiutarvi a curarle: i consigli dell’esperto di chimica.
Prevenire le ustioni solari è essenziale per proteggere la pelle e salvaguardare la salute a lungo termine. Una semplice esposizione eccessiva può provocare danni immediati, ma soprattutto aumenta il rischio di conseguenze gravi. Subire numerose ustioni solari nel corso della vita aumenta, inoltre, la probabilità di sviluppare un cancro cutaneo, incluse forme aggressive come il melanoma. Allo stesso tempo, i raggi ultravioletti accelerano l’invecchiamento precoce, con comparsa di rughe, macchie scure e perdita di elasticità. Gli effetti non riguardano solo l’estetica. Le ustioni si manifestano con arrossamento, dolore, prurito, gonfiore e, nei casi peggiori, vesciche e malessere generale. Le forme più intense possono causare febbre, disidratazione, debolezza e, seppure raramente, condizioni sistemiche severe.
Le strategie di prevenzione sono semplici ma decisive. La più importante resta l’uso costante di una protezione solare con fattore adeguato, da applicare in quantità generosa e da rinnovare ogni due ore, soprattutto dopo il bagno o in presenza di sudorazione. È altrettanto fondamentale evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata, quando la radiazione UV è più intensa. Indossare abiti leggeri a maniche lunghe, cappelli a tesa larga e occhiali con filtro UV riduce l’impatto dei raggi, mentre i tessuti certificati UPF offrono una difesa aggiuntiva. Anche nelle giornate nuvolose la protezione non deve essere trascurata, poiché la radiazione penetra attraverso le nubi. Ma cosa fare quando ci provochiamo un’ustione solare?
Ustioni solari: ecco cosa dovete e non dovete fare, quando vi scottate
Un noto esperto di chimica, il dottor Matteo Alviani, ha fornito recentemente tre consigli, sulle cose da fare e da non fare, in caso di ustioni solari. Quando la prevenzione fallisce, infatti, è necessario fare attenzione a non peggiorare la situazione, seguendo, invece, soluzioni che possano velocizzare la guarigione. Pertanto, la prima cosa fondamentale da ricordare è che non bisogna, in alcun modo, eliminare la pelle morta, né fare scrub di ogni genere: questo perché lo strato di pelle cerca di proteggere la parte vulnerabile sottostante e, tirandola via, si aumenta il rischio di infezioni. Inoltre, in questo modo, si rallenta il processo di guarigione. Inoltre, se esposto al sole, lo strato di pelle sottostante a quella morta può portare all’iperpigmentazione, e cioè la comparsa di macchie o chiazze scure, più o meno grandi.

Il dottor Alviani ha, poi, consigliato due cose fondamentali da fare, per velocizzare la guarigione. Prima di tutto, in caso di ustione solare, bisogna tenersi il più lontano possibile dal sole. Inoltre, è fondamentale l’utilizzo di creme idratanti e lenitive, senza profumazioni. I consigli risultano preziosi perché mirano direttamente alle cause della lesione e alle necessità della pelle danneggiata.
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Dopo un’ustione solare, la cute è infiammata e particolarmente sensibile: una nuova esposizione ai raggi UV aggraverebbe il danno, rallentando la guarigione e aumentando dolore e rischio di complicazioni. Restare all’ombra o coprire l’area colpita favorisce la riparazione cellulare e limita le conseguenze. Altrettanto importante è, infine, l’uso di creme idratanti e lenitive prive di profumazioni, capaci di ridurre secchezza, prurito e desquamazione, ripristinare la barriera cutanea e calmare l’irritazione, garantendo sollievo e recupero più rapido.