5 per mille, è possibile scegliere la destinazione senza presentare il modello 730? La guida dell’Agenzia delle Entrate

La destinazione del 5 per mille, ma anche dell’8×1000 e del 2×1000, si determina, solitamente, sul modello 730 per la dichiarazione dei redditi: ma cosa succede se si è esonerati dalla presentazione di quest’ultimo? L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza.

Il 5 per mille è una quota pari allo 0,5% dell’IRPEF che i cittadini possono destinare, attraverso la dichiarazione dei redditi, a enti che operano in ambito sociale, scientifico e culturale. Questa scelta non comporta costi aggiuntivi, poiché non aumenta l’importo totale delle imposte da pagare. È, infatti, una possibilità di indirizzare una parte delle tasse verso cause che contribuiscono al bene comune, come organizzazioni non profit, enti di ricerca, e associazioni culturali o sportive. Il 5 per mille supporta iniziative che non generano costi extra per il cittadino, trasformando una parte delle imposte in un supporto concreto verso cause di valore collettivo.

Si distingue dall’8×1000 (che finanzia lo Stato o le confessioni religiose) e dal 2×1000 (che sostiene i partiti politici). Sebbene tutte e tre le opzioni siano indipendenti e cumulabili, la destinazione del 5 per mille si concentra su enti di Terzo Settore e ricerca scientifica. Per destinare il 5 per mille, è sufficiente compilare una sezione specifica nel Modello 730, indicando il codice fiscale dell’ente scelto. La scelta può essere espressa anche con la dichiarazione precompilata online o per chi non presenta la dichiarazione, tramite il modello Certificazione Unica (CU). È necessario firmare e inserire il codice fiscale dell’ente; altrimenti, la quota sarà distribuita tra gli enti della stessa categoria in base alle preferenze generali.

5 per mille: come destinarlo senza presentare il modello 730? Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate

Ma come fare quando si è esonerati dalla presentazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi? Come destinare, cioè, il 5 per mille, così come l’8 per mille e come il 2 per mille, senza presentare questo modello? A rivelarlo, è stata l’Agenzia delle Entrate, in risposta alla domanda di un contribuente, posta mediante la rubrica La Posta di FiscoOggi.

5 per mille
Non è obbligatoria la presentazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi, se si vuole determinare la scelta del 5×1000.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per farlo, è possibile utilizzare diverse modalità, con termine entro il 31 ottobre 2025. La prima opzione è tramite la procedura web “Scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF”, disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, si può utilizzare un programma telematico da scaricare sul proprio PC, sempre tramite i servizi dell’Agenzia. Nella guida dell’agenzia delle Entrate, l’ente ha spiegato che un’altra possibilità è quella di presentare la scheda in busta chiusa presso uno sportello di un ufficio postale.

L’ufficio, infatti, provvederà a trasmettere la scelta all’Amministrazione finanziaria, rilasciando una ricevuta. Questo servizio, che è gratuito, consente di fare la scelta senza ricorrere a procedure online. Inoltre, è possibile rivolgersi a un intermediario abilitato, come un professionista o un CAF, che si occuperà della trasmissione telematica della scelta. In questo caso, l’intermediario deve fornire una ricevuta che attesti l’impegno a trasmettere la scelta, anche se non richiesta, e potrebbe chiedere un compenso per il servizio reso. È importante sottolineare che la scheda deve essere presentata integralmente, anche se si decide di esprimere soltanto una delle scelte, che siano l’8 per mille, il 5 per mille o il 2 per mille.