Stasera in tv, film italiano da milioni di incassi: fa ridere e commuovere

Stasera in tv c’è una film italiano, una commedia diversa dal solito: ecco perché vale la pena vederla.

Stasera la televisione riporta sul piccolo schermo “Io & Marilyn”, la commedia del 2009 firmata e interpretata da Leonardo Pieraccioni. Un film che mescola ironia, romanticismo e un pizzico di magia, senza mai prendersi troppo sul serio. Il regista toscano costruisce una favola moderna che parte da un’idea semplice ma irresistibile: cosa succederebbe se, in un momento di sconforto, potessimo ricevere consigli d’amore direttamente da Marilyn Monroe?

Stasera in tv, il film che ha riscritto le regole della commedia italiana: da vedere

Il film va in onda stasera, 16 agosto 2025, su Rete 4 alle ore 21.30 circa. Il protagonista, Gualtiero Marchesi, è un idraulico di provincia alle prese con un divorzio che gli ha stravolto la vita. La moglie Ramona, interpretata da Barbara Tabita, vive ormai con un domatore di circo (Biagio Izzo) e con la loro figlia Martina. Gualtiero, incapace di accettare la separazione, si aggrappa a qualsiasi occasione pur di sentire ancora un legame con il passato. Una sera, durante una seduta spiritica improvvisata con due amici e la vicina di casa, evoca per gioco lo spirito di Marilyn Monroe. Ma quel gioco prende una piega inaspettata.

pieraccioni film
Una scena del film con Leonardo Pieraccioni

Marilyn, con il volto e il fascino della britannica Suzie Kennedy, appare solo a Gualtiero. Non è un’apparizione fugace, ma una presenza costante, ironica e pungente. Non ha poteri magici né formule segrete per far tornare un amore perduto, ma diventa la sua confidente. Lo ascolta, lo sprona, lo mette davanti alle sue insicurezze. Ogni consiglio è umano, diretto, e proprio per questo a volte più efficace di qualsiasi magia.

La dinamica tra Gualtiero e Marilyn regala momenti di pura leggerezza, ma anche spunti di riflessione. Il film gioca con l’idea dell’icona femminile per eccellenza, che qui si spoglia del mito e si trasforma in una donna capace di capire le fragilità di un uomo comune. La sceneggiatura alterna battute tipiche dello stile di Pieraccioni a situazioni assurde e dolcemente surreali, in cui il confine tra realtà e fantasia si assottiglia.

Intorno ai due protagonisti si muove un cast ricco di volti noti. Rocco Papaleo e Francesco Pannofino offrono il loro tocco comico, Luca Laurenti regala un cameo surreale, mentre la giovane Marta Gastini, nei panni di Martina, è il cuore emotivo della storia. È proprio lei, con la sua spontaneità, a ricordare a Gualtiero cosa conta davvero.

Perché vale la pena vederlo

La morale del film emerge senza moralismi. Alla fine, non è il ritorno di Ramona a dare senso alla vita di Gualtiero, ma il legame indissolubile con la figlia. La commedia diventa così un piccolo inno alla resilienza affettiva. Parla delle famiglie allargate senza giudizio, mostrando che l’amore può sopravvivere a una separazione se trova nuove forme e nuovi equilibri.

“Io & Marilyn” è anche un film sul potere delle fantasie. Marilyn, in questa versione, non è la diva irraggiungibile dei poster, ma un’amica immaginaria con tacchi e sorriso smagliante. Incoraggia a credere che i sogni possano dare la spinta giusta per affrontare la realtà. Non promette miracoli, ma ricorda che anche un consiglio sincero può cambiare la prospettiva.

Uscito nelle sale a dicembre 2009, in pieno clima natalizio, il film incassò oltre 12,9 milioni di euro in tre settimane. Un successo che conferma la capacità di Pieraccioni di parlare a un pubblico vasto, unendo leggerezza e sentimenti. La scelta di rappresentare Marilyn con rispetto e delicatezza, grazie anche all’accordo con Anna Strasberg, custode dei diritti d’immagine dell’attrice, ha evitato scivoloni e reso la sua presenza elegante e mai caricaturale.

Vale la pena rivederlo perché è una storia che sa far sorridere e, allo stesso tempo, scaldare il cuore. Pieraccioni riesce a raccontare la malinconia con toni lievi, senza farla pesare. Le gag funzionano, la chimica tra i personaggi è vivace e la componente fantastica non è un pretesto, ma una lente attraverso cui guardare i rapporti umani.