Rai, la prima foto della fiction su Matteo Messina Denaro: incredibile somiglianza

Spunta la prima immagine della fiction sulla vita di Matteo Messina Denaro con Lino Guanciale: la somiglianza, almeno nella cura degli abiti, è veramente impressionante.

S’intitola L’Invisibile e promette di essere una delle fiction più attese della prossima stagione televisiva di Rai 1. La miniserie, prodotta da Pietro Valsecchi e diretta da Michele Soavi, affronta uno dei capitoli più oscuri e complessi della recente storia italiana: la latitanza e la cattura di Matteo Messina Denaro, ultimo grande boss di Cosa Nostra. La narrazione non si concentra sul personaggio in chiave 'mitologica', ma costruisce un impianto teso, crudo e meticoloso che, almeno dalle prime immagini, ricorda per ambientazione e impatto visivo certe produzioni internazionali alla Narcos o Gomorra.

Rai, spunta la prima foto della fiction su Matteo Messina Denaro: forte somiglianza

L’atmosfera della foto diffusa in anteprima dal Corriere e riportata sui social dalla pagina X Cinguetterai, mostra una squadra investigativa riunita davanti a una parete di monitor. Tutti gli occhi sono puntati sul volto coperto dell’uomo che per trent’anni è riuscito a sfuggire a ogni trappola dello Stato. La somiglianza con le dinamiche narrative di True Detective è evidente: luci fredde, tensione nei volti, indagini serrate. Nonostante Messina Denaro sia ancora di spalle è ben evidente come sia stato curato anche l'aspetto estetico, rendendolo molto somigliante, almeno nell'abbigliamento (per ora).

foto fiction
La prima foto della fiction Rai, fonte: Twitter

La serie si articola in sei episodi e si muove sul crinale sottile tra fiction e ricostruzione storica, esplorando non solo gli ultimi anni di fuga di Messina Denaro, ma anche le strategie dei suoi complici, le complicità trasversali e le falle del sistema che gli hanno permesso di restare nascosto per decenni. L’arresto del 16 gennaio 2023, avvenuto nella clinica La Maddalena di Palermo, rappresenta il climax narrativo, ma non l’unico punto d’interesse. La vera protagonista è l’ossessione di chi l’ha braccato, giorno dopo giorno, tra indagini, intercettazioni e intuizioni.

Ninni Bruschetta interpreta il boss, regalando un ritratto che si annuncia intenso e disturbante. Lino Guanciale è invece il colonnello Lucio Arcidiacono, leader della squadra dei ROS, figura chiave nella caccia al latitante. Con lui anche Leo Gassmann nei panni di un giovane carabiniere, mentre Levante, alla sua prima esperienza da attrice, interpreta la moglie del personaggio di Guanciale, aggiungendo un legame emozionale e territoriale al racconto. La scelta di Levante non è casuale. Cantautrice siciliana, la sua presenza restituisce autenticità al contesto e suggerisce che la serie non voglia solo raccontare una storia criminale, ma anche mostrare cosa significhi vivere, amare e resistere in una terra segnata dal peso della mafia.

Quando terminano le riprese

Le riprese, ancora in corso, si concluderanno entro il 2025. La fiction sarà trasmessa su Rai 1 e disponibile in streaming, probabilmente su RaiPlay, in un formato pensato per un pubblico ampio ma esigente. Stando alle prime anticipazioni che sono circolate, non si tratterebbe di un racconto "nero" fine a se stesso, ma di un’opera che vuole interrogarsi sul potere narrativo e mediatico della mafia, su quanto si rischi di rendere “eroico” chi ha fatto della criminalità il proprio regno.

Il titolo L’Invisibile è emblematico. Richiama l’abilità di Messina Denaro nel rendersi irreperibile, ma anche l’invisibilità di chi lotta ogni giorno, in silenzio, contro il potere mafioso. I carabinieri, i magistrati, gli investigatori, spesso lontani dai riflettori, qui diventano protagonisti. La regia di Michele Soavi, maestro nel maneggiare toni cupi e realistici, promette una messa in scena intensa, cinematografica. Il suo tocco si avverte già nel materiale promozionale: luci livide, ambienti chiusi, volti scavati dalla fatica. Non si cerca la spettacolarizzazione, ma la verità cruda dei fatti.

Non mancano gli interrogativi. Quanto sarà fedele la serie ai fatti documentati? Quanto spazio sarà concesso alla fiction pura? La risposta arriverà solo alla messa in onda, ma quel che è certo è che L’Invisibile si prepara a essere molto più di una semplice biografia televisiva. È un racconto che punta dritto al cuore dell’Italia contemporanea, alle sue ferite ancora aperte, alle sue zone d’ombra. Questa è una serie che non vuole far dimenticare, ma ricordare. Soprattutto chi ha lottato e continua a farlo, spesso lontano dai riflettori. E forse, proprio per questo, ancora più necessario da raccontare.