"Vita segreta di Maria Capasso": il dramma criminale con Luisa Ranieri che conquista Netflix.
Una donna qualunque, una madre qualsiasi, ma con un destino che la trasforma in qualcosa di molto diverso. Vita segreta di Maria Capasso, film drammatico diretto da Salvatore Piscicelli e tratto dal suo stesso romanzo, è una pellicola italiana del 2019 che oggi, a sorpresa, sta scalando le classifiche di Netflix. Lo fa con una forza narrativa che colpisce fin dal primo minuto, merito anche di una Luisa Ranieri magnetica, intensa, dolente e determinata. Il film, recentemente riscoperto dal grande pubblico grazie alla piattaforma streaming, racconta una storia di trasformazione, di scelta, ma soprattutto di sopravvivenza. Maria Capasso non è un’eroina. Non è nemmeno una criminale nel senso più tradizionale del termine. È una donna che si trova stretta tra la morsa della povertà e l’istinto di proteggere i suoi figli.
Netflix, il film di successo con Luisa Ranieri: sta scalando la classifica
La protagonista Maria Capasso, interpretata da Luisa Ranieri, vive nella periferia di Napoli, in un piccolo appartamento con il marito operaio e tre figli. Lavora come estetista, ma la vita le presenta il conto in modo brutale: il marito si ammala e muore, lasciandola sola, senza certezze né mezzi. Da quel momento Maria è costretta a guardare il mondo con occhi diversi. L’incontro con Gennaro, imprenditore disinvolto e seducente con legami nel mondo della camorra, è l’inizio di una nuova esistenza. Lui le offre una via d’uscita, ma il prezzo da pagare è altissimo. Inizia così per Maria un viaggio oscuro, fatto di compromessi e ambiguità morali. Trasporta sostanze stupefacenti in Svizzera, mente, tradisce, si sporca le mani. Eppure, tutto è mosso da un’intenzione che resta profondamente umana: dare un futuro ai suoi figli.
Maria non è mai tratteggiata come vittima passiva. La sua forza è la sua stessa condanna. Si fa strada in un mondo maschile e spietato, usando intelligenza e determinazione, ma perdendo progressivamente l’innocenza. Piscicelli la dirige come una vera dark lady partenopea, un personaggio che sfugge alle etichette, capace di scelte ciniche, ma sempre ancorate a una dimensione drammatica e profondamente emotiva. La performance di Luisa Ranieri è senza dubbio il cuore pulsante del film. Attraverso sguardi, silenzi e una fisicità mai eccessiva, riesce a restituire tutta la complessità del personaggio. Il suo volto regge l’intero peso emotivo della storia. Ogni sua espressione racconta dolore, rabbia, rassegnazione, ma anche una feroce voglia di riscatto. Il film è attualmente tra i più visti della piattaforma di streaming, nonostante sia stato aggiunto solo il 15 luglio.

Perché vale la pena vederlo
Lo stile del film unisce la tradizione del melodramma napoletano al respiro del thriller sociale. Non ci sono scene spettacolari, ma la tensione è sempre alta, costruita attraverso la quotidianità, i dialoghi taglienti, la contrapposizione tra legalità e crimine, tra disperazione e desiderio di rivalsa. Napoli non è solo lo sfondo, ma un personaggio a sé: bella, sporca, piena di contraddizioni, come la stessa Maria.
Il film affronta in modo diretto e senza retorica il tema della criminalità nelle periferie italiane. Ma lo fa evitando semplificazioni. Non cerca facili colpevoli, ma osserva con lucidità come certe scelte nascano da una concatenazione di eventi e necessità. Maria non giustifica, non chiede perdono. Va avanti, per sé e per i suoi figli, consapevole del baratro che la circonda. Non è un caso se, a distanza di anni dall’uscita nelle sale, Vita segreta di Maria Capasso stia trovando oggi un nuovo pubblico. In un’epoca in cui le protagoniste femminili sono sempre più centrali nelle narrazioni contemporanee, la storia di Maria appare ancora più attuale. È una donna che non si arrende, che lotta, che si sporca. Una madre che sbaglia, ma sempre per amore.
Il successo su Netflix dimostra che il pubblico ha voglia di storie vere, dure, dove il confine tra bene e male è sottile e dove i personaggi femminili non sono accessori, ma il motore della storia. Salvatore Piscicelli, con la sceneggiatura firmata da Carla Apuzzo, costruisce un racconto asciutto e potente, dove la tensione morale supera quella fisica. Vita segreta di Maria Capasso non è solo un dramma criminale. È il ritratto feroce e delicato di una donna che, spinta ai margini, decide di riscrivere il proprio destino. Anche a costo di perdere sé stessa. Un film che resta addosso, che lascia domande e inquietudini. Merita, per tutto questo, oggi più che mai, di essere visto.