Granita di mandorle come in Sicilia: facile e ti salva dall'afa estiva

Granita alle mandorle senza panetto: la coccola cremosa che rinfresca l’estate

Quando l’afa diventa insopportabile e la mente cerca sollievo, c’è un solo rimedio capace di regalare freschezza e piacere in un colpo solo: la granita alla mandorla fatta in casa, senza panetto. Una preparazione semplice, genuina e dal sapore autentico, che sa di estate, di tradizione e di piccoli momenti felici. La sua consistenza montata, cremosa e vellutata, è il risultato di una lavorazione accurata, dove le mandorle vere sono protagoniste assolute. A mostrare come prepararla è la cuoca, famosa sui social come @ilcaldosaporedelsud. Niente scorciatoie, nessun preparato già pronto: solo ingredienti naturali e tanta passione.

Ingredienti:

  • 1 litro di acqua
  • 400 g di mandorle con la pelle (da pelare)
  • 10 g di mandorle armelline (in alternativa 3-4 gocce di aroma naturale di mandorla amara)
  • 100 g di zucchero (oppure 70 g di zucchero + 30 g di destrosio)

Granita di mandorle, ecco come farla a casa: è come quella siciliana

Il sapore della granita parte proprio dalla scelta delle mandorle che devono essere fresche. Bisogna innanzitutto pelarle a mano dopo una breve immersione in acqua bollente. Bastano 3 o 4 minuti per ammorbidirle e renderle facili da sbucciare. Questo passaggio non è solo estetico: le mandorle pelate da voi mantengono oli essenziali e fragranze che quelle già pronte spesso perdono durante la lavorazione industriale.

Una volta pelate, vanno frullate con mezzo litro d’acqua. È importante utilizzare un frullatore ad alta potenza o, meglio ancora, un omogenizzatore. Se il contenitore non è abbastanza grande, si può procedere in due volte. Il composto ottenuto andrà filtrato con un telo pulito (non profumato di detersivo) appoggiato su un colino. Questo permette di estrarre un “latte” di mandorla ricco, denso e profumato.

granita mandorle instagram
La granita di mandorle, fonte: Instagram

La stessa polpa va riutilizzata con l’altro mezzo litro d’acqua per una seconda estrazione. Anche questa va filtrata e strizzata con cura. Al liquido ottenuto si aggiunge lo zucchero. Chi è abituato a preparare gelati in casa può sostituire parte del saccarosio con il destrosio, che aiuta a mantenere la granita più morbida anche dopo il congelamento. Se non sono state utilizzate le mandorle amare (armelline), è ora di aggiungere le gocce di essenza di mandorla amara. A questo punto si porta tutto a bollore, mescolando per sciogliere lo zucchero, poi si spegne il fuoco e si lascia raffreddare. Il composto diventerà leggermente denso, ed è proprio in questa fase che prende forma il carattere della granita.

Come ottenere una granita perfetta: i tre metodi a confronto

Una volta freddo, il composto è pronto per essere trasformato in granita. Ci sono diversi modi per ottenere la consistenza giusta, e tutti sono validi. Il metodo più accessibile è quello dei cubetti: si versa il composto negli stampi del ghiaccio, si lascia solidificare e poi si frulla il tutto con un mixer potente. Si ottiene così una consistenza soffice e priva di cristalli. Dopo la frullatura, è utile riporre la granita in freezer, mescolando ogni 30-40 minuti per 3 o 4 ore.

Chi possiede una gelatiera, meglio ancora se a compressore, potrà versare direttamente il composto freddo nella macchina. Con una temperatura di partenza già bassa, il processo di mantecatura richiederà circa 35-40 minuti. In caso di gelatiera ad accumulo, sarà necessario aver raffreddato il cestello per almeno 24 ore, e preparare una sola porzione per volta. In ogni caso, ciò che si ottiene è una granita soffice, che sembra quasi montata, capace di fondersi in bocca senza mai diventare troppo solida o ghiacciata.

La granita avanzata può essere conservata in congelatore, ben chiusa in un contenitore. Per servirla nuovamente basterà lasciarla ammorbidire per circa 10-15 minuti a temperatura ambiente e poi lavorarla con un cucchiaio, fino a riportarla alla giusta cremosità. L'importante è ricordare che nulla si butta. La polvere di mandorle rimasta dopo la filtrazione può essere asciugata in forno a bassa temperatura (50°C) oppure al sole. Una volta secca, diventa un ingrediente perfetto per arricchire dolci, biscotti e torte, anche senza glutine.