C’è un angolo di Mediterraneo dove il tempo sembra essersi fermato, un’isola scolpita nel mare che incanta chiunque la osservi. Il paradiso non è a migliaia di chilometri, ma a pochi passi da casa.
C’è chi sogna sabbie bianche e palme al vento dall’altra parte del mondo. Ma a volte il paradiso si nasconde dietro l’angolo, dove il profumo del mirto si mescola alla salsedine e le acque sono così limpide da sembrare irreali. Tavolara, piccola e fiera isola al largo della costa nord-orientale della Sardegna, è uno di quei luoghi in cui la meraviglia si manifesta con la forza della natura più autentica. Nessun resort extralusso o discoteca a bordo spiaggia: qui regnano silenzio, vento e roccia.
A pochi minuti di navigazione da Porto San Paolo, nel cuore del Golfo di Olbia, Tavolara si erge come una montagna solitaria che sfida il mare. Dalla forma inconfondibile, lunga, piatta e con fianchi a strapiombo, la si può avvistare facilmente dalle spiagge più rinomate della Gallura e della Costa Smeralda. Alta 560 metri e lunga fino a 7 chilometri, è un’icona della Sardegna selvaggia, quella che preferisce offrire emozioni sincere piuttosto che scenari da cartolina.
Oltre l’orizzonte caraibico: la magia sarda di Tavolara
La composizione geologica dell’isola è un mix affascinante di calcari bianchi e graniti antichi, che al tramonto si tingono di arancio e rosa. La vegetazione, tipicamente mediterranea, accoglie il visitatore con i profumi intensi del ginepro, del lentisco e del rosmarino selvatico, mentre tutt’intorno il mare abbraccia l’isola con sfumature che variano dal turchese trasparente al blu profondo. Tavolara non è soltanto un luogo di mare e paesaggi: è anche un rifugio per creature rare e storie antiche. Sulle sue falesie e tra le cavità delle rocce vive una delle colonie più importanti al mondo di berta minore, un uccello marino dal volo elegante e dalla voce notturna misteriosa. Più della metà della popolazione globale di questa specie sceglie Tavolara per nidificare, facendo dell’isola, un sito di valore scientifico e conservazionistico di livello internazionale.

Tra i mammiferi, le protagoniste sono le capre selvatiche, discendenti di animali introdotti secoli fa, che oggi vivono libere sulle alture e tra gli anfratti. Chi si avventura lungo i sentieri dell’isola potrà scorgerle in bilico su pareti che sembrano inaccessibili. La vera esperienza a Tavolara, però, non è fatta di comfort, ma di avventura e silenzi. I sentieri di trekking offrono panorami spettacolari e la possibilità di affrontare vie ferrate per chi cerca emozioni forti. Il contatto con la natura è totale, così come la sensazione di trovarsi in un luogo fuori dal tempo, dove anche il semplice suono del vento diventa parte del paesaggio.
Per chi desidera scoprire anche il lato gastronomico dell’isola, la cucina locale non delude: piatti a base di pesce fresco, frutti di mare e ricette tipiche sarde servite in riva al mare, magari dopo una giornata passata a esplorare fondali o percorrere sentieri panoramici. Tavolara è facilmente raggiungibile in barca da Porto San Paolo, ma anche da Olbia o Golfo Aranci. In un’epoca in cui il turismo cerca sempre di più esperienze autentiche e sostenibili, Tavolara rappresenta un modello di bellezza naturale preservata. È un luogo che non ha bisogno di effetti speciali per sorprendere, perché ciò che offre è reale, intenso, e soprattutto vicino.