Una storia dimenticata torna alla luce grazie ad una docufiction intensa, disponibile su Rai Play. Neri Marcorè spicca con il suo talento e con la sua meravigliosa interpretazione.
La memoria ha il potere di risvegliare coscienze, e quando si intreccia con il talento e la verità storica, può toccare profondamente l’animo di chi guarda. È esattamente ciò che accade con Per un nuovo domani, la docufiction italiana andata in onda su Rai 3 in occasione del Giorno della Memoria, e oggi disponibile su RaiPlay. Un’opera intensa, delicata e necessaria, che trova nel volto e nell’interpretazione di Neri Marcorè una guida empatica e vibrante nel cuore di una delle tante storie dimenticate della Shoah.
Diretta da Luca Brignone, questa produzione Rai si distingue per il suo approccio narrativo raffinato e per la capacità di raccontare una vicenda tanto autentica quanto poco nota: quella di circa settanta ebrei stranieri, per lo più provenienti da Germania e Polonia, costretti tra il 1941 e il 1943 a un “internamento libero”. Una forma di detenzione mascherata da convivenza forzata a Castelnuovo di Garfagnana, nel cuore della provincia di Lucca.
Quando il ricordo diventa presente: testimonianze e verità che scuotono
Il cuore pulsante della narrazione è il dottor Israel Meier, interpretato con sobrietà e intensità da Marcorè. Ebreo di origine russa, Meier si era trasferito a Pisa con la moglie Paulina (interpretata da Giorgia Guerra) nel 1932, costruendo una vita rispettabile e tranquilla, prima che la tempesta delle leggi razziali e della guerra lo travolgesse. La sua storia diventa il filo rosso che guida lo spettatore attraverso le maglie strette dell’antisemitismo di Stato.

Non solo, dentro le pieghe dell’umanità che, nonostante tutto, riesce a fiorire nei luoghi più inaspettati. Castelnuovo di Garfagnana, cittadina toscana sospesa tra le montagne e il tempo, si trasforma così in un piccolo microcosmo dove la crudeltà del regime fascista incontra, talvolta, la solidarietà disarmante della gente comune. Agli internati, infatti, era imposto un rigido regolamento. Non potevano uscire dal comune senza autorizzazione, né comunicare con la popolazione locale, dovevano presentarsi ogni giorno alle autorità e avevano subito il sequestro di denaro e documenti.
Quello che rende Per un nuovo domani un’opera così intensa non è solo la qualità artistica, ma anche il modo in cui riesce a intrecciare la fiction con la verità storica. Alla narrazione filmica si affiancano, infatti, testimonianze autentiche di chi visse quegli anni, tra cui spiccano le voci di Simona Nissim, Vilma Papi e della senatrice a vita Liliana Segre. Queste interviste non sono semplici inserti documentari. Sono un controcanto potente che amplifica la forza emotiva della storia. Per un nuovo domani ci invita a guardare indietro per andare avanti. Non si tratta solo di ricordare un evento storico, ma di riscoprire un’umanità che può ancora insegnarci qualcosa. Rai Play non smette di sorprendere e offre ai suoi utenti, capolavori e storie uniche.