Posate in acciaio come nuove con un trucco geniale: l’esperta svela il metodo casalingo che funziona davvero.
Le posate in acciaio fanno parte della nostra quotidianità. Le usiamo tutti i giorni e spesso ci accorgiamo che, nonostante lavaggi frequenti, perdono la loro brillantezza. Capita anche che sembrino opache, macchiate o addirittura annerite, soprattutto se sono rimaste inutilizzate per un po'. Esiste un metodo semplice, economico e alla portata di tutti che promette di farle tornare splendenti come appena comprate. Non si tratta di un costoso prodotto commerciale, ma di un vero e proprio trucco casalingo che sfrutta la chimica e un pizzico di genialità.
Posate in acciaio, il trucco per farle tornare lucide: basta pochissimo
A svelarlo è un’esperta del pulito, conosciuto sui social come @marzia.romantica.casa, che ha condiviso il suo segreto per lucidare l’acciaio (e spesso anche l’argento) in modo efficace, utilizzando solo ingredienti che ognuno di noi ha già in cucina: acqua bollente, carta stagnola, sale da cucina e aceto bianco. Il metodo è semplice, ma richiede precisione nelle dosi e nei tempi. Si parte facendo bollire un litro d’acqua. Nel frattempo, si prepara una bacinella o un lavello rivestendone il fondo con un foglio di carta stagnola, con il lato lucido rivolto verso l’alto. Si aggiungono poi due cucchiai di sale e un bicchiere di aceto bianco.
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Una volta che l’acqua ha raggiunto il bollore, si versa direttamente nella bacinella e si immergono le posate da trattare. Bastano pochi minuti perché il mix inizi a fare il suo lavoro: le impurità si sciolgono, le macchie spariscono e l’acciaio torna a brillare. Si tratta di una reazione chimica ben precisa. Questo metodo funziona grazie a un mix di reazioni chimiche e proprietà fisiche degli elementi coinvolti. Ogni componente ha un ruolo preciso nel processo di pulizia. L’aceto, che contiene acido acetico, è un acido debole ma efficace. Scioglie i depositi di calcare, i residui di grasso e gli ossidi che si formano sulla superficie delle posate. È proprio questa azione che permette di eliminare quella patina opaca che spesso si forma sull’acciaio.

Perché è un metodo efficace
Il sale, o cloruro di sodio, non è solo un semplice additivo: migliora la conducibilità dell’acqua e favorisce il passaggio degli elettroni tra i metalli. Questo rende più efficaci le reazioni di ossidoriduzione che avvengono all'interno della soluzione calda. La carta stagnola, ovvero alluminio, gioca un ruolo fondamentale. In presenza di acido e sale, entra in gioco una reazione di tipo redox: l’alluminio si comporta da agente riducente. Questo effetto è ben noto nella pulizia dell’argento, dove aiuta a trasformare il solfuro d’argento (responsabile dell’annerimento) di nuovo in argento metallico lucente. Anche sull’acciaio, pur non avendo lo stesso tipo di reazione, contribuisce a rimuovere ossidi superficiali e a favorire la lucidatura.
L’acqua bollente non fa che potenziare l’intero processo. La temperatura elevata accelera le reazioni chimiche, scioglie più rapidamente lo sporco e favorisce il distacco delle impurità dalla superficie del metallo. Questo metodo non è utile solo per l’acciaio. Chi ha in casa vecchie posate in argento o oggetti decorativi ossidati troverà in questa miscela una vera alleata. Il solfuro d’argento, responsabile dell’annerimento tipico di questo metallo prezioso, viene trasformato grazie all’alluminio in argento puro. Il risultato è sorprendente: una superficie brillante, senza sforzi e senza l’uso di prodotti chimici aggressivi.