Stasera in tv, una storia che ti entra dentro: difficile restare indifferenti

Stasera in tv va in onda un film che non è soltanto una storia da guardare, ma un’esperienza da attraversare, con Isabella Ragonese.

Tutto il giorno davanti, diretto da Luciano Manuzzi, non è il solito film d’intrattenimento. È un racconto urgente, intenso e necessario. Va in onda stasera in tv, ma sembra quasi bussare alla porta dello spettatore, chiedendo attenzione, chiedendo ascolto. Protagonista della vicenda è Agnese Ciulla, ex assessora alle politiche sociali del Comune di Palermo, che nella realtà ha affrontato una delle più complesse sfide del nostro tempo: l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Sullo schermo ha il volto determinato e profondo di Isabella Ragonese, che dà vita a un personaggio vibrante, capace di restituire ogni sfumatura di fatica, speranza, frustrazione e tenacia.

Stasera in tv, Isabella Aragonese: una storia difficile da dimenticare

Tutto il giorno davanti va in onda stasera in tv, su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre), alle ore 21.09. Questa non è una storia costruita a tavolino. È il riflesso di un’Italia vera, che esiste anche se raramente fa rumore. Un’Italia fatta di persone che, nel silenzio delle stanze istituzionali e nel frastuono delle emergenze sociali, cercano soluzioni concrete per vite spezzate troppo presto. Palermo diventa il palcoscenico di una realtà che coinvolge tutta Europa: bambini e ragazzi che arrivano da soli, senza un nome da chiamare mamma o papà, con addosso solo un passato difficile e un futuro da inventare.

Il titolo stesso, è una chiave narrativa potente. Non allude solo alla routine incessante della protagonista, costretta a correre senza sosta tra telefonate, decreti e colloqui. Indica anche la prospettiva dei ragazzi accolti: hanno tutto il giorno davanti, sì, ma solo se qualcuno glielo garantisce davvero. Solo se c’è un adulto disposto a mettersi in gioco, a prendersi cura. A fare la differenza. Il film riesce a raccontare il nodo di una burocrazia lenta e talvolta cieca senza diventare mai pedante. Mostra l’umanità dei gesti quotidiani e l’eroismo silenzioso di una donna sola in mezzo a un sistema impreparato. Non c’è retorica, non c’è spettacolarizzazione. Solo verità che arriva dritta e senza mediazioni. Soprattutto grazie a una regia sobria ma incisiva e a una sceneggiatura costruita con rigore narrativo.

stasera in tv scena del film
Una scena del film in onda stasera in tv

La protagonista è Agnese Ciulla, interpretata con forza e delicatezza da Isabella Ragonese. Non una figura inventata, ma una donna reale, ex assessora alle politiche sociali del Comune di Palermo, che si è trovata ad affrontare una delle emergenze più grandi della nostra epoca: l’arrivo di minori migranti non accompagnati sulle coste italiane. Ragazzi soli, senza genitori, sbarcati in Sicilia dopo viaggi lunghi, pericolosi, spesso segnati dalla violenza. Il film segue la quotidianità di Agnese, immersa in un flusso costante di telefonate, richieste d’aiuto, decisioni difficili. Deve trovare alloggi, garantire protezione, ascoltare, gestire. Non c’è spazio per pause o esitazioni. Ogni giorno è una corsa contro il tempo, contro l’indifferenza, contro le maglie lente della burocrazia. Ma dentro questa frenesia, c’è anche la tenerezza di uno sguardo, la determinazione silenziosa di chi sceglie di esserci davvero.

Perché vale la pena vederlo

Isabella Ragonese regge sulle spalle un ruolo complesso, riuscendo a trasmettere empatia senza cadere nella compassione. Il suo sguardo parla più di mille dialoghi, e la sua Agnese conquista perché è vera. Non è perfetta, non ha risposte facili, ma si alza ogni mattina con la volontà di provarci ancora. Rai Fiction e Bibi Film TV firmano una produzione che ha lasciato il segno già al momento della sua prima messa in onda, raccogliendo consensi non solo dal pubblico generalista, ma anche dalla critica.

Non è difficile capire il motivo: questo film parla un linguaggio universale, quello della dignità umana. Chi ha apprezzato pellicole come Volevo nascondermi o storie vere come quella dei fratelli Abbagnale troverà in Tutto il giorno davanti una nuova pagina di cinema civile, fatta con cura e verità. Non è solo un film da vedere. È un film da comprendere, da discutere, da portare con sé.