Claudio Santamaria è da brividi su Netflix: una storia vera che commuove l'Italia

Su Netflix c'è un film con Claudio Santamaria che lascia il segno e conquista al primo minuto. Una storia che merita la visione e offre spunti di riflessione e tanti colpi di scena.

Nel vasto catalogo di Netflix, tra thriller avvincenti e drammi internazionali, spicca un’opera italiana che scuote profondamente lo spettatore: Il Nibbio. Diretto da Alessandro Tonda e interpretato magistralmente da Claudio Santamaria, il film racconta una delle pagine più toccanti e drammatiche della recente storia italiana, riportando al centro dell’attenzione la figura di Nicola Calipari. Un nome forse poco noto alle nuove generazioni, ma che custodisce in sé un atto di eroismo silenzioso, culminato in un sacrificio che l’Italia non può permettersi di dimenticare.

Calipari, alto funzionario del SISMI (i servizi segreti italiani), perse la vita il 4 marzo 2005 a Baghdad, colpito dai proiettili di una pattuglia americana mentre faceva da scudo con il proprio corpo alla giornalista Giuliana Sgrena, appena liberata dopo un drammatico rapimento. La scena finale della sua vita è tanto potente quanto tragica: un uomo che sceglie di morire per proteggere un’altra vita.

Un eroe gentile sullo schermo e nella memoria collettiva

Claudio Santamaria, che nel film veste i panni di Calipari, si cala nel ruolo con un’intensità che travalica lo schermo. Il suo sguardo, la postura, persino la perdita di 12 chili per aderire fisicamente al personaggio, testimoniano un impegno artistico e umano fuori dal comune. Nel cast figurano anche Sonia Bergamasco nei panni di Giuliana Sgrena e Anna Ferzetti in quelli della moglie di Calipari, entrambi contributi fondamentali a un racconto che tocca corde profonde dell’identità nazionale.

Netflix, Il Nibbio
Netflix, Il Nibbio

L’interpretazione di Santamaria è da pelle d’oca. Il suo Calipari non è un superuomo, ma un uomo comune con un compito straordinario. La sua forza risiede nella gentilezza, nella determinazione pacata, nella capacità di agire con lucidità anche nel caos. Per entrare nel personaggio, Santamaria si è immerso in settimane di studio, dialogando con la famiglia Calipari, leggendo rapporti e articoli d’epoca, e confrontandosi con lo stesso dolore che ancora oggi aleggia attorno a quella morte rimasta, in parte, senza giustizia. La storia di Nicola Calipari ha segnato profondamente l’Italia del 2005. Il suo gesto, tuttavia, rischiava di finire schiacciato tra l’oblio e la cronaca giudiziaria, che ancora oggi non ha dato risposte definitive sull’accaduto. Questo film riapre quella pagina con rispetto e rigore, portando luce dove troppo a lungo è rimasto il silenzio.

L’opera tocca un nervo scoperto dell’identità italiana: il valore della memoria, il costo della libertà, la responsabilità del racconto. Guardare Il Nibbio significa anche interrogarsi su cosa significhi, oggi, essere al servizio dello Stato. E lo fa attraverso una lente profondamente umana, capace di parlare anche alle nuove generazioni. Non è solo un film. È un omaggio, un atto di giustizia, una carezza tardiva alla memoria di un uomo che ha fatto della riservatezza la sua forza, del dovere la sua bussola, dell’umanità la sua cifra. Il Nibbio è disponibile su Netflix e merita ogni minuto dell’attenzione dello spettatore. Perché ci ricorda che dietro le grandi tragedie, ci sono storie di persone vere. E tra queste, quella di Nicola Calipari è una delle più luminose, anche nel suo tragico epilogo. Una storia italiana da non dimenticare.