Il borgo più rotondo d'Italia è in Liguria: case colorate si abbracciano tra loro

Il borgo più rotondo d'Italia si trova nella splendida Liguria: tantissime case colorate si abbracciano tra loro.

C’è un piccolo angolo d’Italia dove l’urbanistica medievale ha preso una direzione inaspettata: la rotondità. Niente strade dritte, niente incroci geometrici. A Varese Ligure, tutto ruota attorno a un’idea armonica, quasi musicale: la forma ellittica del suo centro storico. Questo borgo in provincia di La Spezia, nell’Alta Val di Vara, è conosciuto non a caso come “il borgo più rotondo d’Italia”. Un soprannome che non è solo un vezzo turistico, ma una realtà architettonica che, vista dall’alto, ricorda persino il simbolo dell’euro. Un equilibrio perfetto tra storia, estetica e funzionalità. In Liguria c'è anche un luogo meraviglioso con il muro più particolare d'Italia.

Liguria, il borgo più rotondo d'Italia: tantissime case colorate vicine tra loro

La genesi di questa meraviglia risale al XIII secolo, quando i conti Fieschi, signori di queste terre, concepirono un insediamento difensivo e abitativo al tempo stesso. Un progetto innovativo per l’epoca: le abitazioni vennero disposte in cerchio, attorno a una piazza centrale, con i portici al piano terra destinati a magazzini e botteghe. Il risultato fu un microcosmo compatto, funzionale e straordinariamente coeso. Una sorta di cittadella ideale dove nulla era lasciato al caso. Nel tempo, al nucleo originario si aggiunsero mura e fossati, e delle due porte d’accesso iniziali oggi resta solo quella Sottana, un passaggio carico di memoria e suggestione. Tutto il borgo racconta una storia di equilibrio tra esigenze militari e civili, tra comunità e territorio. A mostrare alcune immagini del borgo, l'influencer conosciuta come @finestre_sui_borghi.

Oggi, camminare tra le case colorate del Borgo Rotondo è come entrare in un dipinto vivente. Le facciate, dalle tinte vivaci, si alternano sotto portici ad arco che si aprono su piazzette raccolte e strade acciottolate. Al centro, il maestoso Castello dei Fieschi si erge come un custode del tempo: costruito tra il XIII e il XV secolo, è oggi sede di eventi e mostre che restituiscono voce a secoli di storia. Eppure, Varese Ligure non si limita alla sua forma perfetta. Nella quiete dei suoi confini, si celano tesori artistici e spirituali come la chiesa di San Giovanni Battista, con una delicata Madonna con Bambino in alabastro, o la chiesa di San Filippo Neri e Santa Teresa d’Avila, impreziosita dalle opere del pittore genovese Gregorio De Ferrari. Un piccolo gioiello ingegneristico completa il quadro: il ponte di Grexino, elegante struttura cinquecentesca a una sola arcata, che un tempo collegava uno dei primi insediamenti del borgo.

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Alcune immagini del borgo in Liguria, con il castello e il ponte. Fonte: Instagram

Tradizione e futuro si danno la mano: perché vale la pena vederlo

Se l’estetica può bastare a incantare il visitatore, è la filosofia di vita di Varese Ligure a renderla unica nel suo genere. Questo borgo è stato il primo in Italia a puntare su un modello rurale eco-sostenibile: oltre il 95% delle aziende agricole locali opera secondo criteri biologici certificati. L’illuminazione pubblica è alimentata da energia eolica e le produzioni locali, dalla carne al miele, sono interamente naturali.

Varese Ligure è una destinazione che sorprende chi cerca qualcosa di autentico. Non è il classico borgo da cartolina, è qualcosa di più: è un’idea trasformata in pietra e colore. È un esempio concreto di come tradizione e sostenibilità possano convivere senza scontrarsi. È un luogo dove ogni curva racconta una storia, ogni pietra ha una memoria e ogni piatto, dai ravioli di verdure ai croxetti decorati a mano, racconta il territorio attraverso il gusto.