La lavastoviglie è da sempre molto utile, ma non tutti gli oggetti ed utensili possono essere utilizzati e lavati: ce ne sono almeno 3 e l'ultimo di questi, è un errore che fanno proprio tutti, ecco quale e perché.
La comodità della lavastoviglie è innegabile: basta caricare tutto e premere un pulsante per ritrovarsi con piatti e bicchieri splendenti. Tuttavia, non tutto può finire nel cestello senza conseguenze. Alcuni oggetti, apparentemente innocui, rischiano di rovinarsi irrimediabilmente o addirittura di compromettere la sicurezza alimentare. Ce ne sono almeno tre che non dovresti mai inserire: padelle antiaderenti, ceramiche dipinte a mano e utensili in legno. Il motivo? Ogni lavaggio potrebbe costarti caro.
Lavastoviglie, cosa non lavare: perché potrebbero fare danni
Molti pensano che mettere le padelle antiaderenti in lavastoviglie sia un modo rapido per pulirle a fondo. In realtà, è una delle abitudini più dannose. Il rivestimento antiaderente, spesso realizzato con materiali delicati, non è pensato per resistere all’aggressività dei detersivi industriali e alle alte temperature del ciclo di lavaggio. Con il tempo, questo rivestimento si deteriora, si sfalda e perde completamente la sua efficacia. Il problema non si ferma all’usura estetica o funzionale. Se il rivestimento comincia a staccarsi, potrebbe rilasciare sostanze potenzialmente tossiche nei cibi, mettendo a rischio la salute di chi consuma i pasti cucinati in quella padella. Inoltre, il contatto accidentale con altri oggetti all’interno della lavastoviglie può graffiare la superficie antiaderente, accelerando il processo di deterioramento. A parlarne apertamente è un'esperta di pulizie e cura della casa, conosciuta sui social come @martina_homeorganizer.
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C’è anche un altro rischio meno visibile: la deformazione. Le parti in plastica, come manici o inserti, possono cedere sotto l’effetto del calore e diventare inutilizzabili. Per non parlare dell’alluminio non rivestito, che può corrodersi lasciando macchie grigiastre e compromettendo l’aspetto estetico. Le ceramiche decorate a mano sono spesso veri e propri capolavori artigianali. Piatti, tazze e ciotole che raccontano una storia, magari ricevuti in dono o acquistati in viaggi speciali. Metterli in lavastoviglie, però, significa mettere a rischio la loro bellezza e integrità. Il calore elevato e i detersivi aggressivi possono rovinare irrimediabilmente le decorazioni. I colori si sbiadiscono, le vernici si staccano e l’aspetto originale si perde per sempre. Non è solo una questione estetica: molte di queste ceramiche sono pezzi unici, dal grande valore artistico o affettivo, che meritano un trattamento adeguato. Anche sul piano strutturale, il rischio è concreto. Gli sbalzi termici possono causare microfratture nella ceramica, rendendola più fragile e incline a rompersi al minimo urto. Un danno spesso irreparabile che si sarebbe potuto evitare con un semplice lavaggio a mano.

Il problema degli oggetti in legno
Gli oggetti in legno, cucchiai, taglieri, mestoli, sono tra gli strumenti più usati in cucina. Tuttavia, sono anche quelli che soffrono di più quando vengono esposti a lunghi cicli in lavastoviglie. Il motivo è semplice: il legno è un materiale poroso. Assorbe l’acqua, si gonfia, si deforma e, alla lunga, si spacca. I detersivi utilizzati nelle lavastoviglie rimuovono anche gli oli naturali che proteggono il legno. Senza questa barriera, il materiale si secca, diventa fragile e si rovina in modo permanente. Inoltre, le crepe che si formano possono trattenere residui di cibo, favorendo la proliferazione di batteri e muffe. Un problema non solo estetico, ma anche igienico. In tanti, però, non sapendolo, tendono a lavare oggetti e utensili in legno proprio nella lavastoviglie ed è per questo che è un errore che fanno quasi tutti.
C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare: il legno può assorbire il sapone della lavastoviglie e rilasciarlo nei cibi durante l’uso. Un cucchiaio che sa di detersivo non è solo sgradevole, ma anche potenzialmente pericoloso. Quando si tratta di padelle antiaderenti, utensili in legno o ceramiche dipinte a mano, la soluzione migliore resta il lavaggio manuale. Bastano acqua tiepida, una spugna non abrasiva e un detergente delicato per pulirli in sicurezza, preservandone la funzionalità e l’aspetto. Anche se la lavastoviglie rappresenta una comodità irrinunciabile nella vita quotidiana, sapere quando non usarla è fondamentale. Un piccolo gesto di attenzione può fare la differenza tra un oggetto che dura anni e uno da sostituire dopo pochi mesi e non solo.