"Ma è legale questo?", italiana fa la spesa in un supermercato norvegese: esperienza allucinante

Italiana fa la spesa in un supermercato norvegese: ecco cosa trova e perché la sua esperienza è davvero particolare, almeno per un cittadino del nostro Paese.

Il costo della vita nella penisola scandinava si colloca stabilmente tra i più alti in Europa, con una pressione economica particolarmente accentuata nelle capitali. A Oslo, ad esempio, un affitto mensile può superare i 1.300 euro, mentre anche il semplice acquisto di beni di consumo quotidiano può incidere significativamente sul bilancio. In Svezia, il fabbisogno mensile di una singola persona, al netto dell’alloggio, oscilla tra gli 800 e gli 880 euro. Per una famiglia, le spese possono superare i 3.000 euro. Tuttavia, questa dinamica si bilancia con salari proporzionati. In Norvegia, la retribuzione media mensile netta si aggira intorno ai 3.000 euro, mentre in Svezia un giovane lavoratore ne percepisce circa 2.300. Ciò garantisce un potere d’acquisto stabile, ma con un margine di risparmio più contenuto rispetto a paesi con minori costi fissi.

Nel dettaglio, la spesa alimentare in Norvegia incide fortemente. Una cena per due in un ristorante medio può costare fino a 120 euro, e anche un pasto veloce può superare i 10 euro. Le bevande seguono lo stesso trend: una birra piccola al bar si avvicina agli 8 euro. Per contenere i costi, molti residenti scelgono supermercati economici come REMA 1000 e Kiwi, evitando le catene più costose. Inoltre, le sistemazioni con cucina incentivano la preparazione dei pasti in casa, soluzione utile anche per chi viaggia. Il prezzo elevato di molti alimenti è aggravato da imposte sull’importazione e dalla limitata produzione agricola locale.

Italiana fa la spesa in un supermercato norvegese: ecco cosa ha trovato

Dal punto di vista nutrizionale, la cucina norvegese ruota attorno al pesce, risorsa abbondante e accessibile, con il salmone tra i protagonisti. Le carni, in particolare l’agnello, sono diffuse ma meno economiche. In sintesi, nonostante l’alto livello dei prezzi, lo stile di vita resta equilibrato grazie a salari adeguati, pur senza ampie possibilità di risparmio. Nei supermercati norvegesi è, però, possibile trovare di tutto: anche prodotti ispirati alla cucina italiana. Spesso, però, non si tratta di prodotti autenticamente italiani, e, per chi è nato nel nostro Paese, alcuni alimenti possono lasciare senza parole. È quello che è successo a una turista italiana, Roberta dei Farovers, che si è recata in Norvegia per fare la spesa. La sua esperienza è stata allucinante, per due motivi precisi: prima di tutto, per alcuni prodotti che copiano 'male' la cucina italiana, e poi, come si può immaginare da quanto scritto nei paragrafi precedenti, per il costo medio dei prodotti.

Partiamo dagli 'attentati alla cucina'. Oltre alle zuppe già pronte, di qualsiasi gusto, la viaggiatrice e content creator ha trovato degli ananas, al costo di circa 4 euro. La cosa più assurda, però, è che si consiglia di mangiare l'ananas...con i tacos e l'insalata! I prodotti più strani, però, sono sicuramente due: una 'salsa bianca per la pizza', che sembra avere la consistenza dello yogurt, e una pasta alla carbonara già pronta, con pennette, prosciutto e prezzemolo. Impressionante, poi, è anche il fatto che i peperoni vengano venduti in delle buste di plastica: ogni peperone viene plastificato, insomma.

Italiana supermercato norvegese
I prodotti più strani trovati dalla content creator. (Fonte: YouTube - Farovers).

Prodotti costosissimi

Ma passiamo all'elemento più sconvolgente: il prezzo degli alimenti. Da un cestino di fragole al prezzo di 7 euro, a 6 mele...a 6 euro! E ancora: un pacco di crackers particolari, che in Svezia costano meno di due euro, costano più di 4 euro in Norvegia. Passiamo, poi, ai due prodotti più costosi. Prima di tutto, è quello che la content creator ha definito 'illegale': un pacco di carta igienica, a ben 11 euro! E infine, uno snack di pesce, al prezzo di 19 euro. Più che una spesa...un salasso!