Alessandra Mastronardi torna su Canale 5 con una nuovissima fiction: con lei c'è anche l'attore che ha interpretato uno dei personaggi più amati de I Cesaroni.
Il volto dolce e sofisticato di Alessandra Mastronardi si prepara a sorprendere il pubblico di Canale 5 con un ruolo completamente diverso da quelli che l’hanno resa celebre. A maggio 2025 arriva in prima serata Doppio gioco, la nuova fiction Mediaset che promette di unire il ritmo sprezzante del thriller al fascino ambiguo dello spionaggio, con una protagonista femminile fuori dagli schemi.
La protagonista della serie è Daria, una donna di 35 anni segnata da un passato ingombrante. La sua vita è stata condizionata dal poker e dal gioco d’azzardo, un vizio che l’ha trascinata verso la rovina, facendole toccare il fondo. Dopo un arresto, Daria è costretta a scontare una pena in una comunità attraverso i servizi sociali. Ma non è una figura vittimistica: è intelligente, carismatica, combattiva. E soprattutto, possiede un talento raro.
Alessandra Mastronardi, la nuova fiction di Canale 5: con lei anche Max Tortora
Daria ha un dono quasi innato: sa leggere le persone, interpretarne i gesti, anticiparne le mosse. Questa capacità non è frutto del caso, ma è un’eredità lasciatale dal padre Pietro, interpretato da un intenso Max Tortora, morto quando lei era bambina in un’esplosione mai completamente chiarita. Il presente di Daria cambia quando entra in contatto con Ettore (Simone Liberati), un agente dei Servizi Segreti. L’uomo è alla ricerca di Gemini, un narcotrafficante sfuggente e pericoloso. Per rintracciarlo ha bisogno di qualcuno come lei, capace di decifrare segnali impercettibili e intuire le verità nascoste dietro le maschere.
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Durante questa collaborazione, però, Daria viene travolta da un dubbio sconvolgente: Gemini somiglia incredibilmente a suo padre. Che Pietro sia ancora vivo? La caccia al criminale si trasforma così in un viaggio personale, dove le risposte si nascondono tra ricordi sfocati e nuove inquietanti scoperte. Per Alessandra Mastronardi, Doppio gioco rappresenta una svolta. Si tratta, infatti, di un ruolo decisamente inedito, mai visto fino ad ora nella sua carriera. Daria è una donna piena di contraddizioni, capace di affrontare inseguimenti, partite di poker ad alta tensione e momenti di intensa introspezione. È una figura femminile complessa, lontana da stereotipi, capace di tenere testa al mondo oscuro in cui si ritrova invischiata.

Le scene d’azione non mancano, tra corse in auto, pedinamenti e colpi di scena. Ma a rendere la serie avvincente non è solo il ritmo serrato: è il legame emotivo, profondo e mai scontato, che unisce Daria al ricordo del padre. La linea tra bene e male si sfuma, e ogni personaggio sembra muoversi su una scacchiera dove nulla è davvero come appare. L’ambientazione è un altro punto di forza di Doppio gioco. La fiction si snoda tra le strade di Roma e i paesaggi affascinanti dei Castelli Romani. Le location non fanno solo da sfondo, ma diventano parte integrante della narrazione, enfatizzando l’atmosfera sospesa e ambigua della storia. I quartieri eleganti si alternano a periferie più dure, i vicoli aulici della Capitale contrastano con le ville immerse nel verde. Ogni luogo è scelto per esaltare la tensione e la dualità che attraversano tutta la serie.
Perché vale la pena vederla
La forza di Doppio gioco sta nella sua capacità di mescolare i generi. Non è una semplice spy story, ma un racconto che mette in scena fragilità umane, traumi irrisolti e desiderio di riscatto. Il tema del gioco d’azzardo è centrale: non solo come dipendenza, ma come metafora della vita stessa, fatta di scelte rischiose, bluff e occasioni da cogliere con astuzia. La scrittura gioca con i colpi di scena, ma non dimentica la psicologia dei personaggi. Ogni episodio promette di svelare nuovi segreti, di cambiare le carte in tavola, mantenendo sempre alta l’attenzione dello spettatore.
Con questo nuovo tipo di fiction, Mediaset sembra pronta a puntare su un nuovo genere. Vuole, infatti, raggiungere quasi un livello di qualità internazionale, affidandosi non solo a una trama che sembra avvincente, ma anche a un cast molto credibile. La Mastronardi è con Simone Liberati e Max Tortora. Un modo, per i due, di ritrovarsi. Non dimentichiamo, infatti, che entrambi hanno preso parte a I Cesaroni. Max Tortora è stato uno dei personaggi più amati in assoluto, ossia Ezio. Il loro affiatamento sul set, già sperimentato e molto apprezzato dal pubblico, promette di regalare momenti di grande intensità emotiva e nostalgia per i fan di lunga data.