Bere alcool a dieta non è particolarmente consigliato, ma per fare un'eccezione, è conveniente bere il vino, la birra o un cocktail? La risposta dell'esperta è chiara.
Il consumo di alcol incide profondamente sull’equilibrio energetico e sulla gestione del peso corporeo, sia per l’alto contenuto calorico sia per gli effetti metabolici. Con circa 7 kcal per grammo, l’alcol apporta un’energia che non è accompagnata da nutrienti benefici. Questo lo rende una fonte di “calorie vuote”, capaci di compromettere l’efficacia di un piano alimentare bilanciato. Durante la metabolizzazione, il fegato dà priorità all’alcol rispetto ad altri nutrienti. Di conseguenza, rallenta la combustione dei grassi e promuove la loro sintesi, predisponendo all’accumulo di trigliceridi e allo sviluppo di steatosi epatica. Questo processo non solo ostacola il dimagrimento, ma può portare a condizioni metaboliche critiche.
L’alcol agisce anche sul controllo dell’appetito, compromettendo i segnali di sazietà. Questo stimolo conduce frequentemente a consumare cibi ricchi di zuccheri e grassi, contribuendo a un bilancio calorico positivo. Ne risulta una maggiore predisposizione all’aumento di peso addominale, uno dei principali fattori di rischio per la salute cardiovascolare. A livello sistemico, l’alcol può ridurre la sensibilità insulinica, peggiorando ulteriormente la capacità di perdere peso. Influisce negativamente anche su sonno, idratazione e recupero muscolare, tutti aspetti essenziali per il benessere generale. Ridurre l’alcol, quindi, rappresenta una scelta efficace per migliorare la composizione corporea e favorire uno stato di salute più stabile, soprattutto nel contesto di una dieta orientata al dimagrimento.
Vino, birra o cocktail: quale è meno indicato per la dieta, e quale lo è di più
L'alcool, dunque, non è indicato per una dieta corretta ed equilibrata. Nonostante ciò, è possibile fare delle eccezioni, ad esempio nel weekend: come spiega una nota esperta di alimentazione e nutrizionista, la dottoressa Claudia Sgrigno, è, infatti, possibile bere un bicchiere di alcool durante il fine settimana, anche se si è a dieta. È, però, consigliabile fare una scelta che non incida troppo sull'alimentazione. Se si vuole bere un bicchiere nel weekend, dunque, l'esperta spiega che è possibile farlo, ma che sarebbe meglio optare per un calice di vino. La bevanda peggiore da bere, per chi è a dieta, in effetti, è il cocktail: l'esperta spiega, infatti, che i cocktail hanno una gradazione più alta e sono pieni di zuccheri.
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Al secondo posto, invece, c'è la birra: per quanto questa abbia una gradazione alcolica decisamente più bassa del cocktail, infatti, essa ha un indice glicemico elevato. Invece, per quanto il vino abbia, in media, una gradazione alcolica leggermente più alta della birra, ma sempre più bassa dei cocktail, ha un indice glicemico decisamente più basso della bevanda maltosa. Le bevande ad alto indice glicemico, come bibite zuccherate e succhi industriali, provocano un rapido aumento della glicemia per via degli zuccheri semplici. Questo causa picchi seguiti da cali improvvisi, stimolando la fame, favorendo l’accumulo di grasso e aumentando il rischio di insulino-resistenza, obesità e diabete di tipo 2. Un consumo frequente può, quindi, compromettere il metabolismo e la salute cardiovascolare, aggravando l’instabilità glicemica e la gestione del peso corporeo.

Per questi motivi, il vino è molto più equilibrato, e il suo apporto calorico non è talmente alto da creare problemi particolari per la dieta. In media, un calice di vino bianco apporta circa 90-110 kcal, quello rosso 110-130 kcal. La differenza, però, dipende da gradazione alcolica e zuccheri residui, non dal colore: non è necessario, dunque, scegliere obbligatoriamente il bianco. Ovviamente, in ogni caso, non bisogna esagerare: un calice di vino, bianco o rosso che sia, nel weekend va bene, ma non aumentate troppo la quantità!