Su Netflix è arrivato da poco un film molto romantico, con alcuni tocchi fantasy: una delle storie d'amore più belle di sempre, anche se ancora poco conosciuto.
Appena sbarcato su Netflix, Se solo fosse vero è uno di quei film che ti accolgono come una coperta calda in una giornata grigia. Una commedia romantica con sfumature fantasy, che riesce a strappare sorrisi e sospiri anche agli animi più cinici. Uscito nel 2005 e diretto da Mark Waters, il film è tratto dall’omonimo romanzo di Marc Lévy e ha per protagonisti due volti amati del grande schermo: Reese Witherspoon e Mark Ruffalo. Il risultato? Un mix di emozione, ironia e una buona dose di “se fosse successo davvero…”.
Il film più romantico di sempre arriva su Netflix: vi colpirà nel profondo
Elizabeth Masterson è una giovane dottoressa brillante, tutta turni infiniti e zero tempo libero. La sua dedizione alla medicina sfiora l’ossessione. Fino al giorno in cui, dopo l’ennesimo turno massacrante, ha un incidente d’auto che la catapulta in coma. Il suo corpo resta immobile in un letto d’ospedale, ma il suo spirito sembra avere tutt’altre intenzioni. Tre mesi dopo, David Abbott, architetto del verde e uomo alle prese con il lutto per la moglie, affitta il suo vecchio appartamento. Peccato che l’anima di Elizabeth non sia pronta a traslocare.
David la vede, ci parla e litiga persino con lei. Anche se, all’inizio, pensa di stare impazzendo. Elizabeth, intanto, è convinta di essere viva. David è convinto di aver preso casa con un fantasma. Tra esorcismi goffi e tentativi maldestri di scacciare la presenza "invisibile", i due iniziano un rapporto improbabile ma sempre più intenso. La scoperta della verità, che Elizabeth è viva ma in coma, cambia tutto: ora è una corsa contro il tempo per impedirne la morte definitiva.
Perché guardarlo? Una storia che va oltre il semplice romanticismo
In un panorama affollato di commedie sentimentali tutte simili, Se solo fosse vero ha qualcosa in più. Non si prende troppo sul serio, ma riesce a toccare corde profonde. Parla di seconde possibilità, di lutti mai davvero elaborati, e dell’importanza di rallentare e vivere. Lo fa con una leggerezza che non sfocia mai nel banale. La chimica tra Reese Witherspoon e Mark Ruffalo è autentica, magnetica. Le battute sono brillanti, i momenti surreali mai troppo caricati. C’è un equilibrio raro tra dolcezza e ironia, come se Ghost avesse incontrato Notting Hill, ma con il piglio di chi preferisce sorridere piuttosto che piangere.

Questa pellicola è l’esempio perfetto di come si possa raccontare una storia d’amore anche attraverso il soprannaturale, senza scivolare nel melenso. La regia di Waters, già dietro il cult Mean Girls, mantiene un ritmo vivace, con dialoghi che funzionano e scenografie (San Francisco docet) che regalano sempre quel tocco da sogno americano. Non è un film che cambia la vita, ma sa come migliorare la serata.
Dura poco più di un’ora e mezza e lascia quel retrogusto dolce-amaro che ti fa venire voglia di rivederlo. È una storia sospesa tra il possibile e l’impossibile, che ci ricorda quanto a volte sia necessario credere in ciò che non si vede. Insomma, il film può essere considerato una perfetta favola moderna che parla di amore e non solo. Dietro c'è anche la perdita e la speranza. Un classico degli anni 2000 che, anche a oggi, a distanza di oltre 20 anni, vale sempre la pena vedere.