Nel Lazio c'è un giardino che sembra quasi magico, come fosse un vero e proprio dipinto dell'artista Monet: ecco dove si trova e perché vale la pena visitarlo.
In un paese come l’Italia, dove ogni angolo racconta una storia e ogni pietra custodisce un segreto, scoprire luoghi poco noti è sempre un’esperienza affascinante. Non serve allontanarsi troppo o cercare itinerari esotici per vivere un senso di meraviglia. Basta lasciarsi guidare dalla curiosità, attraversare un cancello, seguire un sentiero ombreggiato, ed ecco che ci si ritrova catapultati in un tempo sospeso. È quello che accade a Roma, nella splendida cornice di Villa Doria Pamphilj, dove si nasconde un gioiello silenzioso e discreto: il magico giardino segreto.
Lazio, il giardino che sembra un quadro di Monet: tra arte e natura
Nel cuore del parco più grande della Capitale, il giardino segreto di Villa Doria Pamphilj si svela solo a chi sa dove guardare. Si trova vicino al Casino del Bel Respiro, conosciuto anche come Villa Algardi, su un’altura tranquilla e protetta da mura che lo rendono invisibile al primo sguardo. Proprio questa posizione appartata gli ha regalato il suo nome evocativo. Camminando lungo i viali di Villa Pamphilj, non si immagina che dietro quelle mura si nasconda un perfetto esempio di giardino all’italiana, dove ogni dettaglio è curato con eleganza e rigore geometrico.
Qui la natura si piega all’arte, e la bellezza si esprime in forme ordinate e simboliche. I parterres, cioè le aiuole ornamentali, sono disegnati con siepi di bosso che compongono il giglio araldico della famiglia Pamphilj, un richiamo diretto alla nobiltà della villa. A mostrare alcune immagini, l'influencer conosciuto sui social come @misteruniquelife. Alcuni scorsi sono talmente belli e colorati, da sembrare un quadro di Monet. In particolare quello del giardino Giverny, in Normandia, in Francia con le ninfee.
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Spostandosi verso la parte occidentale della villa, si scopre l'angolo suggestivo e segreto, con il Laghetto. Qui il paesaggio cambia, si fa più libero e selvatico. Il laghetto è nato nel 1965, grazie a un progetto del Comune di Roma che ha trasformato una zona paludosa in un’oasi verde, utilizzando le acque dell’antico Acquedotto Traiano-Paolo.

Oggi quest’area è accessibile a tutti ed è una delle mete più belle per passeggiare, rilassarsi o osservare gli animali. La zona è ricca di vegetazione e popolata da numerose specie di uccelli acquatici. Un piccolo ruscello accompagna il cammino fino a via della Nocetta, creando un ambiente ideale per chi cerca tranquillità nel verde.
La parte più conosciuta della Villa
Nella zona centrale della Villa spicca una raffinata fontana in bronzo, mentre ai lati si aprono due grandi vasche, chiamate peschiere. In una di queste cresce un maestoso esemplare di cipresso calvo, una pianta affascinante per la sua forma e la capacità di vivere immersa nell’acqua. Tutt’intorno si alternano balaustre, vasi in terracotta e decorazioni araldiche che impreziosiscono l’ambiente e raccontano la sua storia.
Questo spazio verde non era pensato per la folla, ma per pochi eletti. In passato era un luogo di rappresentanza, un rifugio riservato ai membri della famiglia Pamphilj e ai loro ospiti più importanti. Oggi, sia il giardino che il Casino del Bel Respiro sono gestiti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questa parte, rispetto alla precedente, non è visitabile liberamente. La si può ammirare da lontano o in alcune occasioni speciali, come visite guidate o eventi istituzionali.
Passeggiare tra questi luoghi è come fare un vero e proprio viaggio nel tempo. Ciò che li rende ancora più belli è il fatto che, attraverso secoli di storia, ci si può ritrovare indietro in un secondo, anche solo ascoltando i suoni della natura. Inoltre, non è conosciuto da molti e, forse anche per questo, è una rara bellezza priva di tanta folla. In ogni caso, vale la pena visitare anche solo la parte 'segreta' con il laghetto, almeno una volta nella vita. Non solo è gratis, ma è come stare in un dipinto vivente nel cuore di Roma.