Se il condominio riceve delle somme, magari incassandole per aver dato in concessione delle aree comuni, e poi le ripartisce tra i vari condomini, come si possono inserire questi guadagni in dichiarazione dei redditi? E dove? Ecco il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate.
La dichiarazione dei redditi è il documento con cui ogni contribuente comunica all’Agenzia delle Entrate i redditi percepiti nell’anno precedente. Attraverso questa comunicazione si determinano le imposte dovute. In Italia, si utilizza il modello 730 oppure il modello Redditi Persone Fisiche, a seconda della situazione fiscale individuale. Tra i redditi da dichiarare rientrano anche quelli provenienti da parti comuni condominiali. Può accadere, ad esempio, che un condominio affitti un locale comune o un ex alloggio del portiere, e che il ricavato venga distribuito tra i condomini. In tal caso, ciascun proprietario deve inserire in dichiarazione la propria quota di reddito, proporzionale ai millesimi di proprietà.
Se l’immobile genera un reddito, questo va riportato nel Quadro B del modello 730, lo stesso utilizzato per i redditi da fabbricati. Il dato da indicare è la quota spettante in base alla propria percentuale di possesso. L’obbligo scatta se la rendita catastale pro-quota supera 25,82 euro. Tuttavia, se si tratta di un immobile affittato, il reddito va sempre dichiarato, a prescindere dall’importo. È fondamentale conservare la documentazione fornita dall’amministratore di condominio, che deve indicare l'importo spettante a ciascun condomino. Nei condomini minimi, invece, il calcolo va fatto direttamente dai proprietari. Questo meccanismo assicura la corretta dichiarazione di somme che, seppur derivanti da beni comuni, producono effetti fiscali personali. La trasparenza nella ripartizione e la precisione nella compilazione rappresentano elementi essenziali per evitare errori o omissioni.
Dichiarazione dei redditi, il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate: come e dove inserire i guadagni ripartiti tra condomini
In questo articolo analizziamo anche un altro tipo di somme ricevute dal condominio. Un contribuente, in particolare, ha chiesto all'Agenzia delle Entrate, mediante La Posta di FiscoOggi, ha raccontato che il condominio in cui risiede ha percepito delle somme derivanti dalla concessione d’uso del terrazzo condominiale per l’installazione di un’antenna telefonica. Ha chiesto, dunque, se gli importi vanno ripartiti in base ai millesimi di proprietà, e come vengono indicati in dichiarazione dei redditi. Attraverso il suddetto canale, che è il canale ufficiale mediante cui l'Agenzia delle Entrate apre un contatto con i contribuenti, l'ente ha chiarito che tali somme non costituiscono redditi da locazione, né rientrano tra quelli fondiari, ma sono da inquadrare come "redditi diversi" ai sensi dell’articolo 67 del TUIR.

Si tratta, nello specifico, di proventi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere. In questo caso, il condominio ha permesso a un soggetto terzo (la società telefonica) di installare un’infrastruttura tecnica su una proprietà comune, e ciò genera un reddito tassabile. L'importo ricevuto va, quindi, ripartito tra tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà, salvo diverse disposizioni previste dal regolamento condominiale. Ogni singolo condomino dovrà quindi riportare nella propria dichiarazione dei redditi la quota parte spettante di questi compensi.
Dove e come indicare le somme percepite
Per quanto riguarda la compilazione del modello fiscale, nel Modello 730 i redditi non andranno indicati nel Quadro B, come indicato prima, ma vanno indicati nel Quadro D, rigo D5. In particolare, vanno indicati utilizzando il codice 3, che si riferisce ai redditi diversi derivanti da obblighi di fare, non fare o permettere. Nel Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico), invece, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che bisogna riportare l’importo nel quadro RL, al rigo RL16. In entrambi i casi, il contribuente deve dichiarare solo la quota effettivamente percepita in base alla sua percentuale di proprietà, anche se materialmente il pagamento è stato effettuato al condominio nel suo complesso.