Allergia ai pollini, il fisico Schettini svela come evitare di starnutire: basta solo questo oggetto

Si può usare la fisica per contrastare l'allergia primaverile ai pollini: il fisico Vincenzo Schettini rivela come fare, e quali metodi seguire all'esterno e in macchina.

Le allergie rappresentano una risposta eccessiva e inappropriata del sistema immunitario nei confronti di sostanze normalmente innocue, denominate allergeni. Tra i più comuni si annoverano pollini, polvere, peli di animali, alimenti, farmaci e punture di insetti. In presenza di tali agenti, l’organismo di un soggetto allergico produce anticorpi IgE, che attivano il rilascio di istamina e altre molecole infiammatorie, responsabili dei sintomi tipici della reazione allergica. I sintomi possono includere starnuti, congestione nasale, lacrimazione, tosse, orticaria e, nei casi più gravi, shock anafilattico. Tali manifestazioni possono variare notevolmente in intensità, spaziando da fastidi lievi a emergenze mediche.

Le allergie stagionali, note anche come riniti allergiche stagionale, si verificano in periodi specifici dell’anno, in coincidenza con l’impollinazione delle piante. In primavera prevalgono i pollini di betulla, frassino e olivo; in estate dominano quelli delle graminacee, mentre in autunno emergono le erbe infestanti, come l’ambrosia. L’allergia ai pollini primaverili interessa, in particolare, una percentuale piuttosto alta della popolazione, con una diffusione importante nei paesi industrializzati. L’inalazione di pollini durante la fioritura scatena una reazione immunitaria sproporzionata, che coinvolge la liberazione di istamina e l’infiammazione delle mucose respiratorie. I sintomi comprendono prurito, lacrimazione, difficoltà respiratorie e astenia. Inoltre, possono compromettere la qualità del sonno e la capacità di concentrazione, incidendo sulla vita quotidiana.

Allergia ai pollini: ecco come contrastarla, secondo il fisico Schettini

Secondo quanto spiegato da un noto professore di fisica, Vincenzo Schettini, in questo periodo, i pollini vengono rilasciati dalle piante in quantità pazzesca, per via delle temperature più calde. Si starnutisce, quindi, perché la mucosa nasale, irritata dai pollini, fa partire un segnale al cervello, che innesca un riflesso automatico, che è appunto lo starnuto. Questo ha il compito di liberare le vie respiratorie dai pollini. La fisica, per fortuna, ha dei rimedi per evitare che i pollini entrino nelle vie nasali. Prima di tutto, l'esperto suggerisce, specialmente durante le giornate soleggiate, calde e ventose, di indossare la mascherina chirurgica. I pollini, tipicamente, hanno un diametro medio compreso fra i 10 e i 100 micron, e le mascherine chirurgiche filtrano le particelle con il diametro dai 3 micron in su. Un diametro, dunque, perfetto per assorbire i pollini.

Allergia ai pollini Schettini
Il rimedio suggerito da Schettini. (Fonte: Instagram - La fisica che ci piace).

Indossare la mascherina, che si trova facilmente in commercio, è, dunque, un ottimo metodo. Il secondo consiglio, invece, è adatto a chi usa spesso la macchina: conviene, infatti, in auto, tenere i finestrini chiusi. Inoltre, l'esperto consiglia di controllare che in auto ci siano i filtri HEPA, che sono adatti a intrappolare facilmente i pollini. Infine, sulla pagina La fisica che ci piace, Schettini consiglia di lavare i capelli più spesso, soprattutto se si è andati in un luogo ricco di pollini. Questo, per evitare che i pollini, dai capelli, si depositino sui cuscini o sulle lenzuola.