Busta paga, soldi in più per tutti ma c'è una differenza sostanziale tra Pasqua e Pasquetta: le parole dell'esperta

Come considerare Pasqua e Pasquetta in busta paga? E qual è la differenza tra le due giornate? Ecco la spiegazione della nota consulente del lavoro.

La gestione dei giorni festivi in busta paga varia a seconda che vi sia o meno attività lavorativa. Quando il lavoratore non presta servizio durante una festività riconosciuta, come Natale o il 1° maggio, ha comunque diritto alla normale retribuzione giornaliera. Per i dipendenti con stipendio fisso mensile, questa è già inclusa nella paga. Invece, per chi è retribuito a ore, la giornata festiva viene pagata come se fosse stata lavorata. Nel caso in cui la festività cada di domenica e non si lavori, può spettare un compenso aggiuntivo, solitamente pari a 1/26 dello stipendio mensile, anche se questa misura è soggetta alle disposizioni dei contratti collettivi.

Se il lavoratore svolge attività durante un giorno festivo, la prestazione viene retribuita con una maggiorazione, la cui entità è stabilita dal contratto collettivo nazionale di categoria. Ad esempio, nel settore del commercio la maggiorazione può arrivare al 30%. In alternativa, o in aggiunta, il lavoro festivo può essere compensato con un giorno di riposo, secondo le regole aziendali o contrattuali. Alcuni comparti, come la sanità e il turismo, presentano una maggiore incidenza del lavoro festivo, gestito tramite clausole specifiche. Inoltre, quando una festività coincide con un giorno già previsto di riposo o di ferie, spetta comunque una compensazione, che può essere in denaro o sotto forma di ulteriore giorno libero. Le modalità applicative dipendono sempre dal contratto collettivo e dagli accordi aziendali.

Busta paga: ecco come considerare Pasqua e Pasquetta

In questo articolo ci concentriamo sulle festività di Pasqua e Pasquetta: come vengono considerate queste due giornate, in busta paga? Una nota esperta e consulente del lavoro, la dottoressa Sabrina Grazini, ha spiegato che c'è una differenza sostanziale tra le due festività. La Pasqua, cadendo sempre di domenica, in effetti, non viene considerata come una festività, nella maggior parte dei contratti collettivi nazionali. Per questo motivo, il lavoratore che non lavora a Pasqua non ha diritto a retribuzioni aggiuntive, tranne che non sia previsto altrimenti. Chi lavora a Pasqua, invece, avrà diritto alle maggiorazioni previste dal CCNL.

 

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Pasquetta, invece, è un giorno festivo, perché cade sempre di lunedì: per questo motivo, anche chi non lavora in quella giornata, ha diritto alla retribuzione per quella giornata. Qualora, invece, si lavorasse a Pasquetta, il lavoratore avrebbe diritto anche a ulteriori maggiorazioni. Per il giorno di Pasquetta, dunque, in ogni caso si riceveranno dei soldi, pur essendo questo un giorno festivo: la somma sarà, chiaramente, superiore qualora si lavorasse in quella giornata. Una buona notizia per queste giornate!

Busta paga Pasqua Pasquetta
I simboli della Pasqua.