Su Netflix il film che ha cambiato per sempre il cinema: inarrivabile Anna Magnani

Su Netflix c'è un film che ha cambiato per sempre la storia del cinema italiano: la protagonista è un'indimenticabile Anna Magnani che vi conquisterà fin dal primo ciack.

C’è un film che non si limita a raccontare la storia. La attraversa, la vive, la scolpisce nella memoria collettiva come un grido di verità. Roma città aperta, diretto da Roberto Rossellini nel 1945, non è solo un capolavoro del cinema italiano. È la voce nuda e cruda di un popolo in ginocchio, ma ancora capace di lottare. È il manifesto del neorealismo, il primo tassello di una trilogia che porterà sul grande schermo le ferite ancora aperte dell’Italia post-bellica. Netflix, ha scelto di omaggiare il grande cinema d'autore con una serie di film che non solo hanno fatto la storia, ma che sono praticamente indimenticabili nel collettivo italiano e anche internazionale.

Netflix, Anna Magnani inarrivabile nel film di Rossellini: ha cambiato il cinema

Siamo a Roma, inverno del 1944. Le strade sono percorse dai soldati tedeschi, l’aria è carica di paura e tensione. La città, definita “aperta” secondo le regole internazionali, cioè senza presidi militari, dunque da risparmiare, è in realtà il teatro di rastrellamenti, torture e collaborazionismi vergognosi. In questo contesto drammatico, si muovono i protagonisti della resistenza romana. Tra loro, l’ingegner Manfredi, figura chiave del Comitato di Liberazione Nazionale, Francesco, tipografo antifascista, e don Pietro, un prete che ha scelto di aiutare i partigiani rischiando tutto.

Ma il cuore pulsante del film è lei: Pina. Una donna del popolo, vedova, madre, pronta a sposare Francesco nonostante tutto. A darle volto, anima e carne è una Anna Magnani semplicemente straordinaria. Con Roma città aperta, la Magnani entra nella leggenda. Il suo personaggio, Pina, incarna la forza viscerale e l’inquietudine del popolo romano, stretto nella morsa dell’occupazione. Non è una donna costruita, non è un’eroina da copione. È vera. Magnani non recita: respira con il personaggio, ne assorbe il dolore, ne trasmette ogni vibrazione.

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Anna Magnani in una scena del film disponibile su Netflix

C’è una scena, rimasta scolpita nella memoria del cinema mondiale, che ne racchiude tutta la potenza. È quella in cui Pina vede il suo uomo, Francesco, trascinato via dai tedeschi. Lei corre dietro al camion che lo porta via. Urla, si dispera. Una raffica di mitra la colpisce. Alla fine, cade e muore. Proprio in quell’attimo nasce il suo mito. In quel gesto disperato, Magnani diventa non solo una donna innamorata: diventa tutte le madri, tutte le vedove, tutte le cittadine pronte a morire per difendere i propri affetti e la propria città.

Perché vale la pena vederlo (e riscoprirlo)

Rossellini gira Roma città aperta subito dopo la Liberazione, con pochi mezzi, con attori presi dalla strada e un’urgenza che brucia in ogni inquadratura. Non c’è finzione. C’è realtà. Quella vissuta fino a poche settimane prima. Si respira l’ansia, si vedono le crepe dei palazzi, si ascolta la disperazione filtrare dalle finestre. Questo approccio, rende il film una vera e propria opera rivoluzionare. Le persone, guardando il film all'epoca, si sono riconosciute in ciò che vedevano attraverso uno schermo.

Le facce ormai stanche dalla guerra e le parole che ormai potevano solo sussurrare per la paura che era diventata parte della vita. Guardandolo oggi, si ha modo di riscoprire non solo gli orrori della guerra, ma di entrare nei panni di coloro che hanno vissuto un determinato periodo tragico della storia. Come se ci si mettesse nei loro panni per un giorno, o meglio, per qualche ora. Roma città aperta ottiene fin da subito un’eco internazionale. Al Festival di Cannes del 1946, vince il Grand Prix. A Hollywood, si parla di Rossellini come di un genio. La sceneggiatura viene candidata all’Oscar, mentre Anna Magnani conquista il Nastro d’argento. Ma più dei premi, conta ciò che il film lascia. Un’eredità culturale, emotiva e artistica che va ben oltre il tempo.

Il cinema italiano cambia pelle. Nasce una nuova lingua cinematografica. Più asciutta e anche più autentica rispetto al passato. Qui, finalmente dopo tanto tempo non troviamo divi patinati e dietro non ci sono stati grandi studi e costi eccessivi. Troviamo esclusivamente la verità. Il tutto arricchito con attrici come Anna Magnani, capaci di portare sullo schermo il dolore e la fierezza di un’intera nazione.