Italiana si trasferisce in Australia e cambia vita: "Quanto guadagno al mese come chef"

La vita da chef in Australia: l’esperienza di un’italiana tra guadagni record e ritmi intensi, ecco quanta guadagna e soprattutto quante ore lavora in totale.

Un sogno condiviso da molti, ma realizzato da pochi: lasciare l’Italia per cercare fortuna all’estero. È quello che ha fatto una giovane italiana che oggi lavora in Australia come chef de partie su una splendida isola del continente oceanico. La sua storia, raccontata attraverso i social, è diventata virale per un motivo molto semplice: ha svelato i dettagli di quanto guadagna, sorprendendo tutti. Tra l'altro, a proposito di prezzi, un italiano ha mostrato quanto ha speso per una colazione proprio in Australia. Appare evidente che i costi sono differenti dall'Italia, proprio perché lo è anche il guadagno.

Italiana in Australia svela quanto guadagna al mese come chef: inaspettato

Nel corso di un solo mese, questa giovane lavoratrice ha incassato 5.200 dollari australiani, una cifra che corrisponde a circa 3.000 euro. Ma non è tutto. Al netto delle spese, tra cui l’alloggio sull’isola, è riuscita a mettere da parte 4.990 dollari, dimostrando come, con determinazione e qualche sacrificio, si possa costruire un futuro solido anche lontano da casa. Una delle sue affermazioni più sorprendenti riguarda il tipo di mansione: il suo ruolo di chef de partie non è nuovo nel settore della ristorazione, ma è proprio in Australia che è riuscita a ottenere il miglior compenso di sempre. In Italia, guadagnare una cifra simile lavorando in cucina è quasi impossibile, specialmente per chi è alle prime armi o lavora stagionalmente.

 

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Lavorare su un’isola australiana può sembrare una vacanza continua, ma la realtà è ben diversa. Gli orari sono intensi, le responsabilità molte. La chef italiana ha raccontato di lavorare tra le 43 e le 53 ore a settimana. Il ritmo non è certo leggero, ma viene ricompensato da un sistema che valorizza l’impegno. Le ore extra non solo vengono riconosciute, ma anche ben retribuite: 57 dollari l’ora, una cifra che in Italia sarebbe impensabile per straordinari nel settore della ristorazione. La domenica, inoltre, il compenso orario è di 43 dollari, segno di una mentalità lavorativa completamente diversa, dove il tempo del dipendente ha un valore reale.

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L'italiana mentre spiega il suo lavoro come chef in Australia. Fonte: Instagram

Vivendo su un’isola, i dipendenti sono tenuti a pagare la cosiddetta “commodetion”, cioè l’alloggio fornito direttamente dal datore di lavoro. Un costo che si abbatte mensilmente sullo stipendio, ma che comunque non impedisce di risparmiare una cifra considerevole. È interessante notare come, nonostante le spese legate all’alloggio e alla vita isolana, la chef sia riuscita a risparmiare quasi l’intero stipendio, segno di un sistema economico che permette davvero di mettere da parte qualcosa ogni mese, a differenza di quanto accade in molti altri Paesi, Italia compresa.

Un modello che fa discutere

La testimonianza non può che far aprire una sorta di dibattito: quanto vale davvero il lavoro in Italia? E perché tanti professionisti del settore food scelgono di partire? Le cifre raccontate dalla chef italiana parlano chiaro: all’estero, e in particolare in Australia, lo stesso mestiere viene retribuito in maniera molto più dignitosa. Il suo racconto è diventato anche uno spunto per riflettere sulla qualità della vita. Lavorare tanto, certo, ma in un contesto paesaggisticamente straordinario, dove il mare è a pochi passi dalla cucina e dove l’impegno viene riconosciuto anche economicamente, può cambiare la percezione del sacrificio quotidiano.

Per chi sogna di lavorare nel mondo della cucina, l’esperienza australiana può diventare una vera e propria opportunità di crescita, personale e professionale. Non è solo una questione di soldi, ma anche di prospettive, di orizzonti aperti, di contatto con culture diverse. Non solo, si entra anche in contatto molto più facilmente con un mercato del lavoro che, almeno per il momento, sembra premiare chi ha voglia di mettersi in gioco.