Lavoro, ex collega denuncia l'azienda e ti cita come testimone: cosa fare e come evitare rischi

Cosa succede se un ex collega di lavoro denuncia l'azienda presso cui lavorate e vi cita come testimone? Una nota esperta rivela cosa bisogna fare e come evitare il rischio di un processo per falsa testimonianza.

Un dipendente può decidere di intraprendere un'azione legale contro un’azienda per una serie di ragioni legate alla tutela dei propri diritti fondamentali. Tra le cause più frequenti si riscontrano violazioni contrattuali, comportamenti persecutori, condizioni lavorative insalubri o abusi di potere. Nel dettaglio, il mancato versamento delle retribuzioni pattuite, l’impiego senza regolare contratto o la negazione di indennità come il Trattamento di Fine Rapporto rappresentano gravi inadempienze. Inoltre, la non corresponsione delle mensilità aggiuntive costituisce una lesione dei diritti economici del lavoratore. Altrettanto rilevante è la presenza di mobbing o molestie, che si manifestano attraverso atti sistematici di vessazione, compiti mortificanti o violenze psicologiche. Quando tali atti assumono una connotazione sessuale o implicano una coercizione fisica, si configurano come reati perseguibili penalmente.

Anche il mancato rispetto delle norme di sicurezza e la conseguente esposizione a rischi per la salute costituiscono presupposti gravi per una denuncia, soprattutto se l’azienda ha ignorato l’obbligo di fornire strumenti di protezione adeguati. Invece, condotte discriminatorie fondate su genere, età, credo o origine etnica, così come l’esercizio abusivo dell’autorità da parte di superiori, integrano violazioni della dignità personale e professionale. Infine, la segnalazione di frodi interne o illeciti aziendali rientra nella disciplina del whistleblowing, una forma di denuncia che tutela l’interesse pubblico. Per procedere formalmente, è possibile rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro, presentare querela presso la Procura o affidarsi al supporto di sindacati e legali.

Lavoro: se l'ex collega denuncia l'azienda e ti cita come testimone devi per forza accettare? La spiegazione dell'esperta

Sinora, abbiamo parlato dei motivi per i quali un dipendente, o un ex dipendente, potrebbe denunciare il suo datore di lavoro o l'azienda per il quale lavora. Adesso, però, ci concentriamo su un'altra eventualità, e cioè quella in cui un ex collega decidesse di denunciare l'azienda presso la quale si lavora ancora, e ci citasse come testimoni. Cosa succederebbe, in questo caso? Una nota esperta di diritto del lavoro, l'avvocato Wanda Falco, ha, prima di tutto, precisato che è necessario comparire a processo, in quanto la testimonianza è obbligatoria. Bisognerà, chiaramente, prestare giuramento e, quindi, dire la verità. Questo, per evitare qualsiasi tipo di rischio.

 

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Qualora il giudice si accorgesse, infatti, che il dipendente sotto giuramento sta mentendo, per coprire il datore di lavoro, o anche, in generale, per evitare di mettere l'azienda in cui si lavora in una posizione scomoda di giudizio, potrebbe trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica, e far rischiare al dipendente che ha mentito, un processo di falsa testimonianza. Per tutelare questi dipendenti da eventuali ripercussioni da parte dell'azienda, in caso di una testimonianza reale ma, per l'appunto, dannosa nei confronti del datore di lavoro, la legge prevede la possibilità di difendersi dal licenziamento ritorsivo. Questo potrà, infatti, essere impugnato, e l'azienda sarà obbligata a reintegrare il dipendente, senza poter danneggiarlo in altro modo.

Lavoro collega
I simboli della Giustizia e di un processo giudiziario.