Stasera in tv uno dei film con più Oscar di sempre: tratto da una storia vera

Peter O'Toole è il protagonista del film che andrà in onda stasera in tv, diretto da David Lean: è tra le pellicole che hanno vinto più premi Oscar di sempre.

Nel vasto panorama della settima arte, pochi film hanno lasciato un'impronta tanto indelebile quanto "Lawrence d'Arabia". Diretto dal maestro David Lean e portato nelle sale nel 1962, questo monumentale affresco cinematografico ci trasporta nelle ardenti sabbie del deserto per raccontarci l'epopea di Thomas Edward Lawrence, l'enigmatico ufficiale britannico che orchestrò la rivolta araba contro l'Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale. Più di sessant'anni dopo la sua uscita, questo capolavoro continua a incantare generazioni di spettatori, ergersi come pietra miliare della cinematografia mondiale e rappresentare l'apice della narrazione epica sul grande schermo. E, per questo, il fatto che il film vada in onda stasera in tv farà sicuramente piacere a tanti appassionati di cinema. La narrazione si apre con un prologo folgorante: la morte improvvisa di Lawrence in un tragico incidente motociclistico nel 1935, evento che spalanca le porte a un viaggio nel tempo attraverso flashback magistralmente orchestrati.

Seguiamo così il percorso di questo enigmatico protagonista, interpretato da un magnetico Peter O'Toole, mentre viene inviato in Arabia come semplice ufficiale di collegamento con il compito di valutare le possibilità di una sollevazione araba contro i turchi. Ciò che nessuno poteva prevedere era la metamorfosi che Lawrence avrebbe subito, trasformandosi da semplice osservatore a leggendario stratega. Con carisma ipnotico e profonda comprensione della cultura beduina, riesce a guadagnarsi la fiducia di figure influenti come il saggio principe Feisal (interpretato da Alec Guinness) e l'orgoglioso sceriffo Ali (un indimenticabile Omar Sharif). La sua capacità di mediare tra tribù storicamente ostili e la sua visione strategica rivoluzionaria lo trasformano nel mitico "El Orens", nome che risuona come leggenda tra le dune del deserto.

Stasera in tv uno dei film più appassionanti e che ha ricevuto più Premi Oscar di tutti: Lawrence d'Arabia

Ma il genio di Lean non si limita a celebrare l'eroismo del protagonista. "Lawrence d'Arabia" è anche il racconto di una discesa negli abissi dell'anima umana. Il film non esita a mostrarci il lato oscuro di questa avventura, culminando nella traumatica cattura di Lawrence da parte dei turchi, dove subisce umiliazioni e torture che frantumano la sua psiche. Questa esperienza devastante segna un punto di non ritorno, facendolo precipitare in una spirale di dubbi, violenza e autodistruzione. Assistiamo così alla drammatica disintegrazione dell'identità di un uomo diviso tra due mondi, incapace di trovare una collocazione sia tra i britannici che considerano gli arabi inferiori, sia tra gli arabi stessi, che nonostante l'ammirazione non possono ignorare la sua alterità. È in questa complessità psicologica che il film tocca vette raramente raggiunte dal cinema di avventura.

Stasera in tv Oscar
Una scena del film.

Le interpretazioni che danno vita a questo affresco sono semplicemente leggendarie. Peter O'Toole, al suo primo ruolo da protagonista, regala una performance di sconvolgente intensità che gli valse una nomination agli Oscar. La sua capacità di trasmettere contemporaneamente l'arroganza visionaria, la fragilità emotiva e il tormento interiore di Lawrence rimane un punto di riferimento nella recitazione cinematografica. Accanto a lui, Alec Guinness infonde al principe Feisal una dignità filosofica che rappresenta la saggezza millenaria del mondo arabo, mentre Omar Sharif, con il suo debutto internazionale, incarna perfettamente la fierezza beduina e l'evoluzione da diffidenza ad amicizia del suo personaggio. Non meno memorabile è l'Auda Abu Tayi di Anthony Quinn, condottiero beduino dalle mille sfaccettature che rappresenta lo spirito indomito del deserto.

Uno dei film più premiati di sempre

La grandezza di "Lawrence d'Arabia" fu immediatamente riconosciuta dalla critica e dall'industria. Il film dominò la cerimonia degli Academy Awards del 1963, conquistando ben sette Oscar: è tra i film che hanno ricevuti di più, infatti. Nella storia, in effetti, solo 27 film hanno ricevuto almeno sette premi Oscar, con Ben-Hur, Titanic, e Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re, che ne hanno vinti ben 11. C'è da dire, inoltre che Lawrence d'Arabia ha vinto i premi Oscar nelle categorie più importanti, tra cui i prestigiosi premi per il Miglior Film e la Miglior Regia a David Lean. Questo trionfo si estese ben oltre Hollywood: cinque Golden Globe, quattro BAFTA, due David di Donatello e un Nastro d'Argento andarono ad arricchire la bacheca di riconoscimenti di questa pietra miliare, per un totale impressionante di 31 vittorie e 14 candidature.

Un trionfo raramente eguagliato nella storia del cinema che sancì definitivamente l'opera come un classico senza tempo. Ciò che rende "Lawrence d'Arabia" ancora così potente oggi non è solo la sua spettacolarità visiva - con inquadrature del deserto che hanno ridefinito il concetto stesso di cinematografia - ma la sua capacità di esplorare temi universali come l'identità, il colonialismo, il potere trasformativo della guerra e l'incontro tra culture diverse.

Un'opera che, attraverso la biografia di un uomo enigmatico e contraddittorio, riesce a raccontare la complessità della storia moderna mediorientale, i cui echi risuonano potentemente ancora nel mondo contemporaneo. Il film può essere recuperato stasera, domenica 13 aprile, in tv, su Rai Movie (Canale 24), a partire dalle ore 21.10. Per chi non riuscisse a vederlo, il film è disponibile anche in streaming, ad esempio sulla piattaforma Netflix.