In arrivo il doppio limite agli importi delle detrazioni fiscali, per alcune fasce di contribuenti. Ecco tutti i dettagli e le eccezioni, come spiegato da una nota commercialista.
Le detrazioni fiscali in Italia consentono di ridurre l'IRPEF, ossia l'imposta sul reddito delle persone fisiche. Questi benefici variano in base alla tipologia di spesa sostenuta e al reddito del contribuente. Tra le principali detrazioni riconosciute, rientrano quelle per spese sanitarie, ristrutturazioni edilizie, acquisto di mobili e figli a carico. Le spese sanitarie e veterinarie danno diritto a una detrazione del 19%, senza particolari limiti di reddito.
Un'agevolazione importante riguarda anche i figli a carico: fino al 2024, la detrazione era applicabile senza limiti d'età, mentre dal 2025 è prevista solo per figli con meno di 30 anni, salvo i casi di disabilità accertata. L'importo è di 950 euro per ciascun figlio. Nel settore delle ristrutturazioni edilizie, il Bonus Ristrutturazione prevede una detrazione del 50% sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, con un massimo di 96.000 euro. Il Bonus Mobili, invece, permette di detrarre il 50% della spesa per arredi ed elettrodomestici, ma con un tetto fissato a 8.000 euro nel 2023. Per quanto riguarda i redditi da lavoro dipendente, la detrazione è stata aumentata e resa permanente, raggiungendo i 1.955 euro per il 2025.
Detrazioni fiscali: le novità sui limiti per i contribuenti
A proposito del 2025, da quest'anno sono state introdotte nuove limitazioni alle detrazioni per alcuni contribuenti e, in particolare, per chi ha redditi elevati. Ne ha parlato anche una nota commercialista, la dottoressa Camilla Vignoli, in un recente contenuto pubblicato sui social. In particolare, l'esperta ha spiegato che chi ha redditi elevati non potrà usufruire in maniera illimitata delle detrazioni, ma potrà raggiungere soltanto un determinato limite, oltre il quale non potrà più ottenere detrazioni fiscali. Come spiega l'esperta, il limite sarà doppio: questo perché è calcolato sia per la fascia di reddito che per il numero di figli nel nucleo familiare.
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Prima di tutto, per chi guadagna tra 75.001 e 100.000 euro, il limite massimo di detrazione è di 14.000 euro, mentre per chi supera i 100.000 euro, il tetto scende a 8.000 euro. Dopodiché, il massimale verrà moltiplicato, in base al numero di figli a carico. Senza figli, il coefficiente è 0.5, con un figlio 0.7, con due figli 0.85. Questo significa, dunque, che il limite potrebbe essere ancora più basso. Con tre o più figli (o un figlio disabile), invece, il coefficiente sarà pari a 1.

Inoltre, aggiunge l'esperta, per i redditi superiori a 120.000 euro, resta fermo il meccanismo di riproporzionamento. Le detrazioni, cioè, subiscono una riduzione progressiva fino ad azzerarsi per chi supera i 240.000 euro. Attenzione, però, i limiti non valgono per alcune detrazioni specifiche e, cioè, per le spese sanitarie e per gli investimenti in startup innovative, nonché sugli interessi sui mutui stipulati fino al 2024.