Tra le detrazioni per le spese mediche, da inserire nella dichiarazione dei redditi, valgono anche le detrazioni per la fisioterapia? Ecco cosa dice l'Agenzia delle Entrate.
Le detrazioni fiscali nella Dichiarazione dei Redditi rappresentano un’importante agevolazione per i contribuenti italiani, consentendo di ridurre l’imposta lorda dovuta allo Stato. Si tratta di importi che il contribuente può sottrarre direttamente dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) per specifiche spese sostenute nell’anno precedente. Le detrazioni sono disciplinate dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) e riguardano numerose categorie di spesa, tra cui quelle sanitarie, scolastiche, per il recupero del patrimonio edilizio e per l’efficientamento energetico. In linea generale, le detrazioni più comuni sono pari al 19% delle spese sostenute, purché queste siano documentate e, ove richiesto, effettuate tramite strumenti di pagamento tracciabili.
Tra le voci di spesa detraibili, un ruolo di rilievo è ricoperto dalle spese mediche, per le quali il contribuente può beneficiare di una detrazione del 19% sulla parte eccedente la franchigia di 129,11 euro. Le spese sanitarie ammesse comprendono visite specialistiche, prestazioni diagnostiche, esami di laboratorio, acquisto di dispositivi medici con marcatura CE e interventi chirurgici. Sono detraibili anche le spese per ricoveri ospedalieri, l’acquisto di farmaci da banco e con prescrizione medica, le cure dentistiche, le protesi e le prestazioni rese da professionisti sanitari qualificati, come gli psicologi e i logopedisti. Oltre a queste spese, sono detraibili anche le spese per la fisioterapia e per la riabilitazione fisica.
Detrazioni spese mediche: ecco come inserire quelle per la fisioterapia
Proprio di spese per la fisioterapia si è parlato nell'ultima lettera che una contribuente ha scritto all'Agenzia delle Entrate, mediante la Posta di FiscoOggi. Il caso presentato dalla contribuente riguarda la necessità, da parte di quest'ultima, di sottoporsi a cure presso un centro di fisioterapia privato, per attività di rinforzo muscolare per un ginocchio. La cittadina, in particolare, ha chiesto se fosse possibile detrarre tali spese. Ebbene: la risposta è affermativa. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha risposto che le spese sostenute per la fisioterapia rientrano tra le spese sanitarie detraibili ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera c), del TUIR. Pertanto, è possibile usufruire della detrazione IRPEF del 19% sulla parte eccedente la franchigia di 129,11 euro, a condizione che tali costi siano effettivamente a carico del contribuente e non rimborsati da terzi.
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L’ente ha, inoltre specificato che, nel caso in cui la fattura venga emessa da un soggetto diverso dal professionista che ha erogato la prestazione, è necessario che vi sia un’attestazione che certifichi l’esecuzione del trattamento da parte di personale medico o paramedico qualificato, oppure sotto la sua supervisione. Se la fisioterapia è svolta presso strutture private non accreditate al Servizio Sanitario Nazionale, il pagamento deve avvenire con strumenti tracciabili, un requisito che può essere dimostrato attraverso l’annotazione del pagamento in fattura o in altro documento fiscale.
Infine, l’Agenzia ha ribadito che le spese per le prestazioni fornite da un fisioterapista sono detraibili anche in assenza di prescrizione medica, poiché questa figura professionale è espressamente riconosciuta dal decreto del Ministero della Sanità del 29 marzo 2001. Tuttavia, affinché la detrazione sia valida, la documentazione fiscale deve riportare chiaramente sia la qualifica professionale del fisioterapista sia la descrizione dettagliata della prestazione sanitaria effettuata.