Salumi in vaschetta: fanno più male di quelli freschi? Le parole dell'esperto

I salumi sono una presenza costante nelle tavole italiane, ma spesso ci si chiede se quelli confezionati siano meno salutari rispetto a quelli acquistati freschi dal salumiere.

Il dottor Panarelli, tecnologo alimentare, ha spiegato alcuni aspetti fondamentali per comprendere meglio le differenze tra queste due tipologie di prodotto. I salumi in vaschetta vengono confezionati in atmosfera protettiva, un sistema che prevede l’aggiunta di gas inerti per preservare il prodotto più a lungo. Questo processo permette di mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche del salume senza l’aggiunta di conservanti artificiali in quantità eccessive. Il principale vantaggio di questa tecnica è che riduce l’ossidazione del prodotto, mantenendo colore, sapore e consistenza per un periodo prolungato rispetto ai salumi freschi acquistati al banco. Il dottor Panarelli sottolinea che l’uso di questi gas inerti non influisce negativamente sulla qualità nutrizionale dei salumi. Molti consumatori temono che nei prodotti confezionati vengano aggiunti numerosi additivi, ma in realtà il trattamento è limitato alla conservazione e non altera il valore nutrizionale del prodotto. Tuttavia, è sempre importante leggere le etichette per verificare la presenza di conservanti o altri ingredienti aggiunti.

Tempo di consumo: ciò che influenza di più la scelta tra salumi freschi e in vaschetta

Un fattore chiave nella scelta tra salumi freschi e confezionati è il tempo di consumo. Se si prevede di mangiare il salume entro due o tre giorni dall’acquisto, quello del salumiere è un’ottima opzione. Ha un gusto più intenso e una texture spesso più piacevole, poiché non è stato sottoposto al processo di confezionamento in atmosfera protettiva. D’altro canto, se si necessita di un prodotto che duri più a lungo senza perdere qualità, i salumi in vaschetta rappresentano una soluzione pratica e sicura. Bisogna anche considerare le condizioni di conservazione. I salumi freschi tendono a perdere rapidamente le loro caratteristiche se non sono mantenuti correttamente. Il rischio di alterazioni microbiologiche aumenta con il tempo, soprattutto se il prodotto non è conservato alla giusta temperatura. I salumi in vaschetta, invece, offrono maggiore sicurezza alimentare grazie al loro confezionamento.

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Nei salumi in vaschetta vengono semplicemente aggiunti gas inerti per aumentarne il periodo di conservazione.

Dal punto di vista nutrizionale, non esistono differenze significative tra le due versioni, se si scelgono prodotti di buona qualità. La differenza principale risiede nella praticità e nella durata della conservazione. Il consiglio del dottor Panarelli è di acquistare i salumi freschi quando si è certi di consumarli in breve tempo, mentre quelli in vaschetta sono più indicati per chi ha bisogno di conservarli più a lungo senza compromettere gusto e sicurezza. Quindi non si può dire che i salumi in vaschetta siano meno salutari di quelli freschi del salumiere. La scelta dipende dalle esigenze personali e dalle abitudini di consumo. È fondamentale leggere sempre le etichette e conservare correttamente i prodotti per garantirne la qualità e la sicurezza. Conoscere le differenze tra queste due opzioni permette di fare una scelta più consapevole e adatta al proprio stile di vita.