Le detrazioni per i figli a carico in busta paga ci sono, ma solo per determinati soggetti: ecco la spiegazione di una nota esperta.
Le detrazioni in busta paga rappresentano una forma di agevolazione fiscale che riduce l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) direttamente alla fonte. In Italia, queste detrazioni variano in base a diverse categorie, come il reddito, la tipologia di lavoro e il numero di familiari a carico. Le detrazioni per lavoro dipendente sono tra le più comuni. Esse si applicano automaticamente in base al reddito del lavoratore, con importi maggiori per chi guadagna di meno. Ad esempio, un lavoratore dipendente con un reddito annuo inferiore ai 15.000 euro può beneficiare di detrazioni superiori rispetto a chi guadagna oltre tale soglia, secondo un sistema a scaglioni.
Un’altra categoria importante è costituita dalle detrazioni per redditi da pensione e autonomo, calcolate con modalità simili ma adattate alla specificità del reddito percepito. Fino al marzo 2022, erano previste le detrazioni per figli a carico, che variavano in base al numero e all’età dei figli. Per ogni figlio minorenne, la detrazione poteva arrivare anche a 1.220 euro l’anno, con importi maggiorati per figli con situazioni di disabilità. Tuttavia, queste detrazioni sono state sostituite dall’Assegno Unico Universale, entrato in vigore ad aprile 2022, che garantisce un sostegno economico alle famiglie in modo più ampio e uniforme, e viene pagato direttamente dall'INPS - Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Le detrazioni fiscali restano, in generale, uno strumento essenziale per garantire equità fiscale e sostenere i redditi dei lavoratori e delle famiglie.
Busta paga: ecco quali detrazioni per figli a carico sono previste per il 2025
Nonostante le detrazioni in busta paga per i figli a carico fino a 21 anni siano state assorbite dall'Assegno Unico e Universale, per il 2025 sono previste ancora alcune detrazioni in busta paga. Con la nuova legge di bilancio, infatti, esse sono tornate, ma in maniera parziale. A spiegarlo è stata una nota esperta e consulente di lavoro, la dottoressa Sabrina Grazini. In particolare, l'esperta ha spiegato che sono tornate le detrazioni in busta paga per i figli a carico oltre i 21 anni.
Visualizza questo post su Instagram
In particolare, le detrazioni saranno previste per i figli dai 21 ai 24 anni, che, però, non percepiscano un reddito annuo complessivo superiore ai 4.000 euro. Allo stesso modo, sono considerati figli a carico anche i figli dai 25 ai 30 anni: in questo caso, però, per percepire le detrazioni, sarà necessario che questi ultimi non percepiscano un reddito annuo complessivo superiore ai 2.840,51 euro annui. Ovviamente, i genitori potranno accedere anche alle detrazioni della dichiarazione dei redditi, come ad esempio quelli per le spese scolastiche. Per chi ha figli fino a 21 anni, invece, si potrà percepire l'Assegno Unico Universale. Per i figli disabili, precisa infine l'esperta, non vi sono limiti d'età.