È possibile usufruire delle detrazioni per i familiari a carico, per chi risiede all'estero? Ecco il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate e la spiegazione.
Le detrazioni per familiari a carico rappresentano un'importante agevolazione fiscale prevista nel sistema tributario italiano, finalizzata a ridurre l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) per i contribuenti che sostengono economicamente determinati familiari. Queste detrazioni si applicano a coniuge, figli e altri familiari che non superano un determinato limite di reddito annuale, fissato attualmente a 2.840,51 euro (o 4.000 euro per figli fino ai 24 anni). L’importo delle detrazioni varia in base al reddito complessivo del contribuente e alla tipologia di familiare a carico. Per i figli, l’entità dell’agevolazione aumenta se questi sono minori di tre anni o in caso di disabilità. Sono previste maggiorazioni per il terzo figlio e per situazioni particolari, come famiglie numerose.
Per beneficiare di queste detrazioni, è necessario indicare i familiari a carico nel Modello 730 o nel Modello Redditi e compilare gli appositi campi dedicati. È inoltre indispensabile fornire la documentazione che attesti il rapporto di parentela e la condizione economica del familiare, come certificati di stato di famiglia o dichiarazioni dei redditi. Le detrazioni possono essere applicate direttamente in busta paga tramite il sostituto d’imposta oppure richieste in sede di dichiarazione annuale. Questo sistema permette ai contribuenti di ottenere un alleggerimento fiscale che riflette i carichi economici sostenuti, favorendo così un supporto concreto alle famiglie.
Detrazioni familiari a carico: ecco quando è possibile usufruirne per un parente che risiede all'estero
A partire dal 2025, è possibile usufruire di queste detrazioni solo per quanto riguarda i figli che non superano i 30 anni d'età, gli ascendenti conviventi e, naturalmente, i coniugi non separati legalmente. Inoltre, la nuova legge di bilancio ha previsto anche un'altra limitazione a queste detrazioni. Essa riguarda i familiari che risiedono all'estero, ma solo in alcuni casi. Attraverso la risposta a una domanda di un contribuente, posta mediante il portale ufficiale FiscoOggi, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la nuova regolamentazione esclude l’applicazione delle detrazioni per i familiari a carico residenti all’estero solo per i contribuenti che non siano cittadini italiani, di uno Stato membro dell’Unione Europea o di un Paese appartenente allo Spazio Economico Europeo.
Ciò significa, pertanto, che è possibile usufruire delle detrazioni per i familiari a carico, pur essendo questi residenti all'estero, purché siano cittadini italiani, di uno Stato membro dell'Unione europea o di un Paese appartenente allo Spazio Economico Europeo. Restano invariati, naturalmente, tutti gli altri requisiti, che devono sempre essere rispettati. Resta, altresì, invariata la precedente esclusione per i cittadini stranieri non residenti in Italia (art. 24, comma 3, del Tuir), ad eccezione di coloro che rientrano nella categoria dei cosiddetti “non residenti Schumacher” (comma 3-bis dello stesso articolo).