Eppure, non abbiamo mai ascoltato questa parte della storia. Non sappiamo cosa prova realmente un sibling, cioè il fratello o la sorella di un disabile
Molto spesso i fratelli o le sorelle di persone disabili si interrogano sul futuro: Cosa succederà quando non ci saranno più mamma e papà a occuparsi di mio fratello? Dovrò prendermene cura io? Sarò all'altezza? Sono solo alcune delle domande che si pongono i sibling, problemi che nemmeno i genitori si creano, troppo distratti dal presente.
Origine del termine sibling
Il termine anglo-americano sibling si usa per indicare i fratelli a prescindere dal loro sesso. In campo medico si indicano quei soggetti che sono fratelli di disabili con patologie gravi. Il termine venne scelto negli anni '90 dalle prime associazioni per denotare il loro essere fratelli in modo speciale. Certamente si tratta di una condizione che accompagna per tutta la vita e di un'esperienza determinante.
Il bambino cresciuto troppo in fretta
Il sibling si trova nella condizione di non dover creare problemi ai genitori. E' colui o colei che si responsabilizza in fretta, e che cresce ancora più velocemente. Cerca di non attirare l'attenzione e di rispondere in famiglia che va sempre tutto bene. Quando un genitore manca in casa, prova ad aiutare, ed è ancora più consapevole del suo ruolo.
A volte un sibling tenta di nascondere anche un raffreddore pur di non allarmare nessuno dei familiari, che hanno già altri pensieri, Qualcuno di loro cerca, poi, di aiutare in casa, oppure pensa di farlo standone il più lontano possibile da questa, passando le giornate fuori. Pensa di arrecare, così, meno disturbo. O ha solo il bisogno di evadere da quel contesto.
Il rapporto tra fratelli
E' davvero molto soggettivo. Alcuni si legano molto al fratello, trascorrendo con lui o lei molto tempo, e condividendo molti momenti. Altri, invece, pensano che il fratello sia già circondato d'amore, e che non necessiti anche del suo affetto. Altri, ancora, trascurano il fratello, perché colti da un pizzico di gelosia per le continue attenzioni che riceve, e che mancano, invece, a lui. Un ruolo per nulla facile, anzi: bisogna pensare a quanta sofferenza si nasconda dentro un sibling, sentimenti dolorosi di cui difficilmente si parla.
Per il fratello o la sorella di un disabile, non è scontato doversi prendere cura di una persona cara, specialmente se sono giovani. Quando ci sono difficoltà, su di loro si crea un carico emotivo considerevole, e ricominciano a chiedersi se quando i genitori non ci saranno più, saranno all'altezza della situazione.
Anche se affrontano un gran numero di sfide, i sibling si dimostrano incredibilmente resilienti e forti.