Un avvocato specializzato in diritto del lavoro ha fatto chiarezza su un tema molto importante: il datore può fare domande sullo stato di salute del candidato durante il colloquio di lavoro?
Il colloquio di lavoro è un momento fondamentale per il candidato e il datore di lavoro. In questa sede, il candidato può dare prova delle sue conoscenze ed esperienza e, d'altro canto, il datore di lavoro può capire effettivamente se quella è la persona adatta al ruolo da ricoprire. Durante il colloquio di lavoro, il datore pone diverse domande al candidato rispetto alle esperienze lavorative passate, alle capacità e alle aspettative future. Anche il candidato, dal canto suo, può chiedere chiarimenti sulle mansioni da svolgere, la retribuzione e altri aspetti.
Tuttavia, esistono anche degli argomenti che, secondo la legge, non possono essere trattati durante il colloquio di lavoro. Per esempio, il datore di lavoro può fare domande al candidato sul suo stato di salute? Una risposta a questa importante domanda ci arriva da Silvia Pettineo, avvocato specializzato in diritto del lavoro che tramite i suoi canali social dispensa importanti consigli ai lavoratori italiani.
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Domande sulla salute al colloquio di lavoro: la spiegazione dell'avvocato
L'avvocato è chiaro sin da subito: il datore di lavoro non ha alcun diritto di porre domande sullo stato di salute del candidato. Infatti, si tratta di informazioni personali che violano la privacy. "Si tratta di informazioni che non sei tenuto a dare perché esulano dalla sfera professionale", spiega l'esperta. Inoltre, le informazioni sul proprio stato di salute sono protette dalla legge sulla privacy e dal principio di non discriminazione. Infatti, il datore di lavoro potrebbe preferire un candidato in buona salute piuttosto che un lavoratore che ha alcuni problemi, anche di lieve entità. In questo caso, si verificherebbe una grave discriminazione punibile anche ai sensi di legge.
Quindi, come bisogna comportarsi quando il datore di lavoro fa domande indiscrete sullo stato di salute durante il colloquio? Il consiglio dell'avvocato Silvia Pettineo è molto originale. L'esperta consiglia di mentire in caso di domande del genere inopportune e inappropriate. "Se la tua domanda è sbagliata, io mi difendo mentendoti", conclude l'avvocato Silvia Pettineo. Insomma, la legge è chiara in materia ma, spesso, i datori di lavoro fanno finta di non conoscerla. Lo stesso vale per altre domande che sentiamo molto spesso ai colloqui di lavoro come, per esempio, quelle riguardo ai figli.