La cliente ha denunciato sui social il motivo ha spinto il supermercato ha negare il rimborso a causa di un errore della cassiera: la risposta del servizio clienti è chiara.
I cassieri e i dipendenti dei supermercati lavorano in un ambiente lavorativo molto stressante e sono sottoposti a una pressione costante. Per questo motivo, è legittimo che, ogni tanto, commettano degli errori. La distrazione più comune avviene durante il passaggio della spesa in cassa. A volta, i cassieri passano lo stesso prodotto due volte. Mentre, altre volte, aggiungono alla spesa di un cliente dei prodotti di un altro cliente.
Alla protagonista della nostra, per esempio, è successa proprio una cosa del genere. La signora ha acquistato una confezione d'acqua ma la cassiera ne ha passate 6. Di conseguenza, invece di pagare 1,79 euro, ne ha pagati 10,74. Una cifra consistente su una spesa di 30 euro. La cliente del supermercato, quando ha controllato lo scontrino e si è accorta di questo errore, ha subito contattato il servizio clienti per ottenere il rimborso. Tuttavia, la risposta del supermercato l'ha spiazzata.
Supermercato nega rimborso: il motivo
Il supermercato, infatti, ha negato il rimborso alla cliente con una e-mail in cui spiega il motivo della decisione. Innanzitutto, il supermercato ha comunicato di apprendere con dispiacere la disavventura che è capitata alla signora. Quindi, ha spiegato di non poter elargire il rimborso richiesto a causa delle tempistiche della richiesta. "Per avere il rimborso, la segnalazione del probabile errore di battitura della chiesa va richiesto al personale del punto vendita subito dopo aver effettuato il pagamento o prima di lasciare il punto vendita in modo tale che il personale possa effettuare una verifica", si legge nella lettera. La signora, invece, si è accorta dell'errore solo dopo essere tornata a casa e, per questo, i dipendenti del supermercato non possono controllare se l'acquista delle 6 confezioni di acqua sia realmente avvenuto o meno.
La signora è rimasta profondamente amareggiata da questa risposta e ha definito 'pessima' la gestione della situazione da parte del servizio clienti. "Capisco che bisognerebbe sempre verificare lo scontrino ma si è sempre di fretta e non ci si aspetta che vengano fatti errori così palesi da parte dei loro dipendenti", ha spiegato la cliente. Tuttavia, in questo caso, la signora ha torto. Infatti, la fretta non può essere una giustificazione. Deve essere il cliente a controllare lo scontrino prima di lasciare il supermercato. E, probabilmente, dopo questo spiacevole inconveniente, la protagonista di questa storia inizierà a controllare dovutamente il documento fiscale.
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