La cliente di un supermercato ha detto alla cassiera, rivolgendosi alla figlia, una frase che nessuno vorrebbe mai sentirsi dire: non ci sono giustificazioni.
In un mondo che corre veloce, dove il tempo sembra scorrere più rapidamente di quanto possiamo percepire, ci sono figure che, silenziose e costanti, tessono la trama del quotidiano. Tra queste, il commesso di supermercato rappresenta un punto fermo nella vita di tutti noi, un ruolo spesso sottostimato ma fondamentale nel mantenere in movimento le rotelle di una società sempre più frenetica. Questi lavoratori, con dedizione e pazienza, si fanno carico non solo della gestione degli scaffali e della vendita dei prodotti ma diventano, volenti o nolenti, custodi di momenti di vita quotidiana, testimoni di umanità in tutte le sue sfaccettature.
Eppure, nonostante l'indiscutibile importanza del loro lavoro, il rispetto che meritano non è sempre garantito. L'indignazione scaturita da una frase pronunciata alla figlia da una cliente di un supermercato, riguardo alla cassiera, solleva questioni profonde sul valore del lavoro e sulla dignità che ad esso è intrinsecamente legata. Questo articolo si propone di esplorare non solo l'episodio che ha indignato un collega, testimone involontario di questo scambio, ma anche di riflettere sul significato più ampio del rispetto per ogni professione.
La frase della cliente del supermercato alla figlia riguardo alla cassiera
Questa triste vicenda è stata raccontata da Luca che con un post sui social ha voluto sfogare tutta la rabbia per quanto accaduto a una sua collega. "Menomale che non l'ho sentita io, altrimenti finiva male", ha scritto Luca. Ma cosa avrà mai detto la madre alla figlia davanti alla cassiera del supermercato? "Studia che altrimenti farai la sua fine". Una frase cattiva, ingiusta e spregevole. E' un peccato che la figlia abbia una madre del genere che le trasmetta questi insegnamenti sbagliati. Come abbiamo spiegato, infatti, non c'è nulla di umiliante e disonorevole nel lavorare come commesso in un supermercato.
Ogni persona ha una storia alle spalle e, prima di sparare delle sentenze, sarebbe opportuno informarsi e conoscere. Ciò, però, per questa scostumata cliente non ha importanza. La cosa più grave di tutto è che ha anche avuto la sfacciataggine di dire una cosa del genere alla figlia proprio in faccia alla cassiera che ha dovuto ascoltare. Insomma, si tratta di una vicenda gravissima che ci fa interrogare sul concetto di dignità nel mondo del lavoro. Bisognerebbe insegnare ai nostri figli che non esistono lavori più dignitosi di altri e che chi svolge una determinata mansione non deve essere discriminato in alcun modo. La speranza è che questa bambina non diventi come la madre. Ma con questi educatori, purtroppo, l'esito del processo educativo sembra scontato.
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