Il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky ha comunicato il ritiro delle truppe dalla città di Avdiivka: cosa sta succedendo.
Per evitare l'accerchiamento definitivo dell'esercito ucraino nella cittadina di Avdiivka, nel Donetsk, il nuovo generale ucraino Oleksandr Syrsky, succeduto a Zaluzhny, ha preso una decisione drastica. In un post su Facebook, ha comunicato il ritiro delle truppe ucraine dalla cittadina del Donbas che, quindi, passa in mano russa. Nel corso delle ultime settimane, l'esercito di Mosca aveva praticamente accerchiato i drappelli ucraini ancora all'interno della cittadina, attaccando da più fronti. La decisione di Syrsky, quindi, è stata obbligata.
Di quella che un tempo era una pacifica cittadina di circa 30.000 abitanti ormai non resta più nulla. Solo macerie e nient'altro. Come a Bakhmut, Soledar e le altre città del Donbas che i russi hanno raso al suolo nel corso della guerra in Ucraina. Avdiivka era una roccaforte strategica che l'Ucraina aveva fortificato a partire dal 2014, quando è iniziato il conflitto con i separatisti filorussi nel Donbass. Per questo, la battaglia per Avdiivka è stata dura, violenta e sanguinosa e per i russi è stato tutt'altro che semplice conquistarla.
Cosa succederà dopo il ritiro delle truppe ucraine da Avdiivka
Nel quadro generale della guerra in Ucraina, l'occupazione russa di Avdiivka non stravolge la situazione sul campo. Si tratta di un avanzamento minimo che, però, consente ai russi di allontanare la linea del fronte dalla città di Donetsk. Non si prevede un ulteriore grande sconvolgimento del fronte della guerra nel breve periodo, ma avanzamenti come quello di Avdiivka potrebbero continuare se la Russia proseguirà con la sua pressione. La notizia dell'occupazione di Avdiivka da parte dei russi arriva in seguito alla morte di Alexei Navalny che ha sconvolto il mondo intero.
Il principale oppositore di Putin è deceduto in una colonia penale nell'Artico russo per cause tutt'ora sconosciute. In seguito alla diffusione della tragica notizia, si sono registrate delle proteste anche all'interno del territorio russo dove ogni voce di dissenso viene prontamente soffocata dalle autorità e dalle forze dell'ordine. Infatti, i manifestanti che hanno osato portare fiori in ricordo di Navalny sono stati fermati dalla polizia e portati in caserma. Da questo punto di vista, la presa di Avdiivka contribuisce anche a rafforzare il fronte interno attorno alla figura di Putin in vista delle prossime elezioni presidenziali del 18 marzo che avrebbero potuto risentire della morte improvvisa del principale oppositore del presidente russo.
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