Avete mai sentito il verso di un riccio? Assomiglia a uno dei versi di un altro amatissimo animale, e non si tratta del topo o di altri roditori. Ecco di cosa si tratta.
I ricci fanno parte della famiglia degli Erinaceidi. Il loro nome ufficiale è "Erinaceini", o "Erinaceinae", e alcuni di loro possono essere adottati, e tenuti come animali domestici. Non tutti, però, ma, anzi, principalmente una razza: parliamo dell'atelerix albiventris, noto come riccio africano o riccio dell'Africa centrale. Questi ultimi sono nati anche come riccio dal ventre bianco o riccio dalle quattro dita. Solo questa razza, che viene considerata esotica, insieme a poche altre, può essere adottata e tenuta in casa. I ricci comuni europei, invece, sono tutelati dalla legge come specie protetta, e la loro detenzione è illegale.
Tutti gli erinaceini sono dotati di aculei. Gli aculei non sono altro che peli, trasformati e irrigiditi dalla cheratina, per offrire una protezione all'animale. Per difendersi, infatti, quest'ultimo si chiude come una palla, e spinge gli aculei verso l'esterno. A differenza di quanto si possa pensare, però, gli erinaceini possono essere tenuti in mano, senza farsi male, se si fa attenzione a non spaventarli e a tenerli in maniera corretta.
Ricci: qual è il loro verso? Ecco i due video che dimostrano la somiglianza con un altro, conosciutissimo, suono
A differenza di quanto si possa pensare, gli erinaceini non sono roditori, e non fanno parte di quella famiglia. Si tratta di mammiferi onnivori, la cui dieta è composta soprattutto dall'assunzione di insetti e lombrichi, ma anche di verdura e uova, e il loro clade è quello del Laurasiatheria. Sono, pertanto, più vicini ai caniformi, che fanno parte dello stesso clade, e ai pipistrelli. A proposito di caniformi: sapete che il verso del riccio non è molto diverso da un determinato verso dei cani? Ecco la prova.
Il verso di questo riccio non è diversissimo dal gemito di un cane. Lo dimostra anche il video pubblicato qui in basso, intitolato proprio "Il riccio emette gemiti". Provate a chiudere gli occhi e a immaginare che a emettere il verso sia stato un cane, che produce, per l'appunto, gemiti, per dimostrare la loro contentezza o, in altri casi, la loro tristezza o delusione. Di certo, non è esattamente uguale: nel video qui in basso, infatti, si sente un fischio, che il cane non produce. Eppure, i due versi non sono così dissimili. Anzi, in alcuni casi sono decisamente simili.
E voi, cosa ne pensate? Vi sembra simile al verso di un cane, o trovate che il paragone sia azzardato? Ma, soprattutto, vi piacerebbe adottare un riccio? Sono, in effetti, degli animali davvero teneri e carini!
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