Hotel, i clienti possono portare via la colazione? La risposta dell’esperto è inaspettata

È possibile, per chi fa colazione in hotel, portarla via e consumarla in seguito? La risposta non vi piacerà: ecco i dettagli.

La colazione è uno dei momenti più importanti della giornata. Per chi la fa in albergo, è anche una dei più belli: iniziare la giornata con tavole imbandite di alimenti di tutti i tipi, infatti, ci permette di affrontarla con il sorriso, e più soddisfatti. Gli alberghi possono offrire tipologie di colazioni diverse. Prima di tutto, la colazione continentale rimane la più familiare nei Paesi mediterranei, con il suo carattere dolce fatto di brioche, pane, marmellate, yogurt e bevande calde. È una proposta lineare, servita al tavolo o a buffet, pensata per chi preferisce iniziare la giornata con qualcosa di leggero.

Più rara, ma comunque presente negli hotel italiani, è la colazione inglese o americana. Questa ha, invece, un’impronta più decisa. Uova, bacon, pane tostato, fagioli e salumi compongono un quadro ricco, ideale per chi cerca un pasto completo già al mattino. Negli hotel internazionali prende spesso forma la colazione a buffet, che unisce dolce e salato e permette di scegliere con calma ciò che più convince. Molte strutture aggiungono, poi, spazi dedicati a esigenze particolari, dalle opzioni gluten-free alle proposte vegan, così da non lasciare indietro nessuno. Nei contesti più cosmopoliti fanno capolino anche piatti provenienti da altre tradizioni, come la zuppa di miso, piatti a base di riso o pancakes con sciroppo d’acero. Il risultato è una colazione che cambia volto in base agli ospiti, e che prova sempre a farli sentire a proprio agio.

Hotel: ecco perché i clienti non possono portare via la colazione

Un’abitudine molto diffusa, soprattutto in Italia, è quella di consumare parte della colazione in loco, e portare un’altra parte fuori dall’albergo, per poi consumarla successivamente, per uno spuntino. Quest’abitudine è, però, sbagliata, in quanto i clienti non possono portare via la colazione. È una questione di educazione, anche perché la colazione in hotel è chiamata così perché è il primo pasto della giornata, e non è adatta a uno spuntino, ma anche formale. A rivelarlo è stato un noto esperto di tutela dei consumatori, e cioè l’avvocato Massimiliano Dona. In particolare, l’esperto ha spiegato che, spesso, il divieto di portare via la colazione in hotel è esplicitato nel regolamento dell’albergo, e ribadito su uno o più cartelli. Anche in assenza di questo divieto, però, non è comunque raccomandabile farsi la ‘doggy bag‘ da portare via.

Hotel colazione
La spiegazione dell’avvocato Massimiliano Dona.

Questo, spiega il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, per diversi motivi. Innanzitutto, per una tutela igienico-sanitaria: i clienti portano, cioè, via un prodotto di natura alimentare dall’hotel, e poi magari, non conservandolo adeguatamente, rischiano intossicazioni o altri problemi. Questa sarebbe, poi una responsabilità dell’hotel, che ha offerto questo cibo. Oltre a danneggiare la tutela igienico-sanitaria del consumatore, e legale dell’hotel, portare via la colazione è anche un problema dal punto di vista giuridico. Da un punto di vista giuridico, infatti, il cibo dell’hotel resta di proprietà dell’hotel fin quando non lo si consuma. Possiamo consumare quello che vogliamo, ma solo all’interno della struttura, perché altrimenti andremmo a danneggiare un modello di business dell’hotel, simile a quello dei ristoranti All you can eat. La colazione può essere portata via, quindi, solo in caso di autorizzazione e disponibilità dell’albergo.