A tutti è capitato di fare la doccia con sbalzi termici, e forse la causa di questi sbalzi può essere un errore commesso inconsapevolmente: ecco quale e come evitarlo.
La temperatura dell’acqua con cui ci si lava, e soprattutto quella della doccia, incide sul benessere quotidiano e sulla salute della pelle, perché regola comfort, igiene e consumo energetico. Una doccia intorno ai 38-40°C mantiene, in effetti, l’equilibrio cutaneo e riduce fastidi legati a calore eccessivo, mentre lavaggi troppo caldi tendono a seccare l’epidermide, favorendo irritazioni ed eczemi. L’acqua più fresca, compresa tra 24°C e 27°C, stimola la circolazione e dona energia, ma può risultare più difficile farsi la doccia con queste temperature. La temperatura corretta garantisce anche maggiore sicurezza domestica, limitando sprechi e riducendo il rischio di proliferazioni batteriche nelle tubature.
L’acqua calda rilassa i muscoli e favorisce il sonno, mentre il vapore contribuisce a liberare le vie respiratorie. Bisogna, altresì aggiungere che una durata inferiore ai 15 minuti assicura benefici senza sovraccaricare la pelle, mantenendo un equilibrio efficace tra igiene e comfort, e permettendo anche di consumare di meno. Talvolta, però, fare una doccia con una temperatura ideale e per poco tempo può essere difficile, a causa degli sbalzi termici. Può capitare, infatti, che improvvisamente l’acqua diventi troppo calda o troppo fredda, e che sia difficile regolarla in modo tale da ottenere la temperatura perfetta. Questo rende la doccia più lunga e frustrante, e peggiora di gran lunga l’esperienza.
Doccia con sbalzi termici: ecco una delle cause e come evitarla
Le cause possono essere varie: tra queste, una portata troppo bassa del soffione della doccia, o problemi più gravi come un accumulo di calcare o una pressione dell’acqua troppo bassa. Prima di ricorrere a un esperto, però, può essere utile controllare la temperatura dei bollitori per acqua calda sanitaria, e fare attenzione che non sia troppo alta. Quando si alza troppo l’acqua calda sanitaria, infatti, si costringe a miscelarla troppo, e questo equivarrà a richiedere poca acqua alla caldaia, che si spegnerà di conseguenza: a rivelarlo, è stato l’imprenditore e content creator Valerio Renzetti. Le caldaie hanno, in effetti, bisogno di una portata minima per partire.

Le caldaie hanno, infatti, bisogno di una portata minima per poter partire. È conveniente, dunque, abbassare la temperatura, in modo tale da miscelarla il meno possibile: una temperatura di 42 gradi, come mostrato dall’esperto, può essere appropriata, rispetto a temperature più alte come 47 o 48 gradi. Quello di alzare la temperatura dell’acqua calda sanitaria è tra i più comuni, ed è anche tra i peggiori: si consuma, infatti, più gas, e crea molto più calcare. Per tutti questi motivi, si consiglia di abbassare la temperatura dell’acqua calda sanitaria al più presto: potreste risolvere molti problemi!
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