Gli Antichi Romani non usavano tasche: l’alternativa (geniale) che escogitarono

Un recente video virale della pagina TikTok “STORIA TIME” ha riportato l’attenzione su un dettaglio sorprendente della vita quotidiana nell’Antica Roma: le tasche non esistevano. Chi osserva statue, affreschi o ricostruzioni dell’epoca di uomini romani nota subito le vesti “a pezzo unico”, fissate spesso da una cintura o da un semplice cordoncino ad altezza fianchi. Tuniche, toghe, saggi e mantelli erano comodi e funzionali, ma privi di qualsiasi scomparto. A quel punto nasce una domanda inevitabile: come portavano con sé monete, piccoli oggetti, amuleti o strumenti utili nella giornata?

La risposta arriva da un accessorio semplice ma decisivo, che sorprendentemente esiste ancora oggi: il marsupium, l’antenato del moderno marsupio. Un oggetto che nel corso dei secoli ha attraversato mode e trasformazioni, riapparendo con forza a fine Novecento e poi ciclicamente anche dopo il 2000. Nell’Antica Roma, però, non rappresentava uno stile, ma una necessità concreta.

Il marsupium: la “tasca” degli uomini e delle donne dell’Antica Roma

Il marsupium era una piccola borsa in cuoio o tessuto resistente, legata alla cintura o indossata a tracolla. Serviva a contenere ciò che oggi metteremmo nelle tasche dei pantaloni o nella borsetta. Le fonti archeologiche e letterarie citano spesso queste sacche personali, diffuse tra lavoratori, viaggiatori, artigiani, soldati e mercanti.

Una ricostruzione di una persona dell'Antica Roma fatta dall'Intelligenza Artificiale e pubblicata dal profilo TikTok @storia.time
Una ricostruzione di una persona dell’Antica Roma fatta dall’Intelligenza Artificiale e pubblicata dal profilo TikTok @storia.time

Secondo quanto descritto nel video di STORIA TIME, all’interno del marsupium si trovavano quasi sempre monete, strumento indispensabile per chiunque girasse tra mercati, botteghe o terme. Accanto al denaro non mancavano piccoli dadi da gioco, perché i Romani amavano giocare ovunque sia per denaro che per stimolare l’intelletto: negli spazi pubblici, durante le pause nelle caserme o mentre aspettavano l’apertura delle terme. Una passione confermata da reperti rinvenuti in varie aree archeologiche della capitale e delle province.

Superstizioni, amuleti e oggetti insoliti: cosa tenevano davvero nel marsupium

L’Antica Roma era un luogo pragmatico, con una cultura giuridica avanzata e una società ben organizzata. Allo stesso tempo, conviveva con un universo di superstizioni. Per questo, dentro il marsupium non si trovavano solo strumenti utili, ma anche amuleti, simboli di protezione contro sfortuna, malocchio e incidenti quotidiani. Molti reperti mostrano ciondoli in osso, dente di animale o bronzetti decorati, portati con un senso di sicurezza personale.

Alcuni individui tenevano con sé perfino un coltellino pieghevole. A differenza di oggi, quasi mai veniva usato come arma durante le risse: era prevalentemente un piccolo utensile che serviva per tagliare frutta, incidere sigilli o svolgere attività semplici come recidere una corda. Oggetti che raccontano la quotidianità di un popolo abituato a spostarsi, lavorare e socializzare per strada.

Il marsupium come identità personale: una storia che parla di classi, mestieri e stili di vita

Uno degli aspetti più affascinanti emersi dal video riguarda il valore simbolico del marsupium. La voce narrante spiega che questa piccola borsa finiva per raccontare molto di chi la portava. Il ricco tendeva a riempirla con monete d’argento o piccoli oggetti di pregio. Il soldato preferiva viaggiare leggero, tenendo l’essenziale. Il mercante, invece, inseriva nella borsa alcuni misurini utili per pesare o valutare il valore delle merci durante gli scambi.

Dietro un semplice accessorio si nascondevano status sociale, abitudini, lavoro e perfino carattere. In un certo senso, il marsupium era l’equivalente antico di ciò che oggi rappresentano le tasche del jeans, la borsa da lavoro o lo zaino quotidiano: una sorta di identikit personale sempre con sé.

Un oggetto antico che continua ad attraversare i secoli

Il marsupium romano ha lasciato un’eredità sorprendente. Nei secoli si è trasformato, assumendo forme diverse nelle varie culture europee, fino a tornare popolare come marsupio moderno tra gli anni Ottanta e Novanta. Oggi, grazie alle mode cicliche e alle rivisitazioni urban, molti lo utilizzano ancora, spesso senza sapere di portare con sé un oggetto che affonda le radici nell’Antica Roma.

La vita quotidiana romana resta una fonte inesauribile di curiosità. E una semplice borsa di cuoio, nata per esigenza più che per stile, continua a raccontare una storia che ci appartiene da vicino: quella delle nostre origini, delle nostre abitudini e dell’ingegno con cui gli uomini hanno sempre trovato soluzioni ai problemi più pratici.