Tra natura, arte antica e dipinti moderni che gli danno nuova linfa: gita di novembre in un borgo unico del Lazio

In Lazio, c’è un piccolo borgo dalle mille sorprese: non molto conosciuto ma meraviglioso, merita di essere visitato per la sua arte e cultura meravigliosa.

Immerso nel parco dei Monti Lucretili, c’è un borgo meraviglioso: parliamo di Ponticelli Sabino. Come rivela Benedetta, travel creator di @tiportonel_lazio, Ponticelli Sabino vanta vicoli silenziosi, case in pietra e un panorama che abbraccia l’intera valle del parco. Camminare tra i suoi vicoli significa passeggiare presso strade che parlano di calma e autenticità. Non solo: camminando presso il borgo di Ponticelli Sabino, è possibile vedere dipinti e murales moderni, che danno nuova vita a questo borgo. I colori moderni si intrecciano con le antiche mura, donando al borgo nuova energia e bellezza,

Come spiegato ancora dalla travel creator Benedetta, Ponticelli Sabino è una frazione del comune di Scandriglia, in provincia di Rieti, e lì si respira l’atmosfera autentica dei borghi sabini, dove storia e natura convivono in perfetta armonia. A Ponticelli Sabino si trovano la Chiesa di Santa Maria del Colle, impreziosita da antichi affreschi votivi, e il suggestivo Castello Orsini, oggi di proprietà privata, che domina il paese con la sua imponente presenza. Poco distante si erge il Santuario di Santa Maria delle Grazie, meta di devozione e silenzio. Per chi ama il contatto con la natura, il sentiero verso il Monte Serrapopolo offre panorami mozzafiato fino al Gran Sasso, rendendo questo borgo un piccolo gioiello di serenità e autenticità.

In Lazio, c’è un borgo meraviglioso da visitare: gita di novembre in una splendida località

Per chi volesse visitare con calma questo borgo, e la zona intorno, abbiamo un itinerario di due giorni per un weekend tra novembre e dicembre. Trascorrere due giorni a Ponticelli Sabino e nei dintorni, tra novembre e inizio dicembre, significa immergersi nel volto più autentico della Sabina. In questo periodo l’aria è tersa, i boschi del Parco dei Monti Lucretili si accendono di sfumature dorate e rossastre, e i borghi si mostrano nella loro calma quotidianità, lontani dal turismo estivo.

Borgo Lazio
Alcuni dei luoghi visitati dalla travel creator @tiportonel_lazio.

È il momento ideale per scoprire l’arte medievale, la natura che si prepara all’inverno e i sapori genuini della tradizione locale, legati soprattutto all’olio nuovo e alla cucina contadina. Il primo giorno può essere dedicato all’esplorazione del borgo di Ponticelli Sabino, dominato dal Castello Orsini, antica fortificazione dell’XI secolo oggi di proprietà privata. Passeggiare tra le viuzze lastricate permette di assaporare un’atmosfera d’altri tempi, arricchita dalle pietre grigie delle case e dal silenzio interrotto solo dal rintocco delle campane.

Nella Chiesa di Santa Maria del Colle, dagli affreschi votivi risalenti ai secoli XIII-XV, si respira un senso di devozione popolare che ha attraversato i secoli. Poco fuori dal paese, il Santuario di Santa Maria delle Grazie, chiamato anche la “Perla della Sabina”, sorge tra uliveti e colline, invitando alla quiete e alla contemplazione. Dopo una sosta per il pranzo – magari con pane casareccio, salumi e castagne arrostite – si può raggiungere Scandriglia, centro storico di origine medievale. Qui meritano attenzione la Chiesa dell’Assunta, con decorazioni tra Quattrocento e Seicento, e il Palazzo degli Anguillara, che conserva affreschi ispirati alla scuola di Antoniazzo Romano. Nei dintorni, una breve deviazione porta al suggestivo Convento di San Nicola, oggi abbandonato ma con una vista magnifica sulla valle sabina.

La seconda giornata

Il secondo giorno è dedicato alla natura del Parco dei Monti Lucretili, dove i boschi si tingono di mille colori. Da Prato Favale parte un sentiero che attraversa faggete secolari fino al Pratone di Monte Gennaro, un percorso ideale per escursionisti e amanti della fotografia naturalistica. In autunno, i castagni e le querce offrono uno spettacolo cangiante, e nei momenti di calma si può persino udire il battito d’ali di un’aquila reale. Per chi desidera un’esperienza più intensa, il percorso verso Monte Pellecchia o Monte Serrapopolo regala panorami spettacolari fino al Gran Sasso. In chiusura, Ponticelli Sabino e la sua valle rappresentano un piccolo scrigno di arte, natura e gusto. Qui il tempo sembra rallentare, i paesaggi raccontano storie antiche e ogni stagione restituisce alla Sabina la sua bellezza discreta e autentica.