Italiani si trasferiscono in Australia e vengono truffati: “Non me l’aspettavo”, cosa è successo

Una disavventura a migliaia di chilometri da casa. La content creator italiana Valentina Ramondetti, molto seguita su TikTok, ha raccontato in un video la brutta esperienza vissuta dopo un trasloco in Australia. Quello che doveva essere un semplice cambio di casa si è trasformato in una vera e propria truffa, architettata con astuzia e difficile da individuare. Il racconto è diventato virale, attirando l’attenzione di tanti italiani che vivono all’estero o stanno pensando di trasferirsi.

Il racconto della truffa: “Ho abbassato troppo la guardia”

Nel video, Valentina spiega di aver pensato che, trovandosi in Australia, paese noto per la sua efficienza e sicurezza, potesse affrontare il trasloco con leggerezza. «Non me l’aspettavo. Questo è quello che succede quando si abbassa troppo la guardia», ha raccontato. Tutto è iniziato con la consueta procedura di voltura, ovvero il cambio di intestazione delle utenze e dei contratti dopo un trasloco.

Il presunto property manager dell’edificio le aveva comunicato che era necessario versare un bond, una sorta di cauzione, di 500 dollari australiani — circa 280 euro. Nulla di strano, almeno all’apparenza: in molti Paesi anglosassoni, soprattutto per gli affitti, si richiede una cifra simile come deposito. Ma dietro quella richiesta si nascondeva l’inganno.

Il sospetto e la scoperta dell’inganno

Dopo aver effettuato il pagamento, Valentina ha ricevuto una nuova email dall’agenzia immobiliare, nella quale le veniva comunicato che il property manager del palazzo era cambiato. Una notizia inaspettata, che ha subito fatto scattare un campanello d’allarme. La content creator si è quindi recata di persona dal nuovo responsabile per chiarire la situazione, chiedendo spiegazioni sui tempi di restituzione del bond.

Valentina e il partner sono stati truffati, versando 500 dollari per una 'caparra' inesistente.
Valentina e il partner sono stati truffati, versando 500 dollari per una ‘caparra’ inesistente.

La risposta è stata sorprendente: non esisteva alcun bond da pagare per il cambio casa. Il nuovo manager non aveva mai richiesto alcuna cauzione. A quel punto, Valentina ha mostrato le prove del pagamento e le conversazioni con l’uomo che si era spacciato per incaricato dell’edificio. Quel contatto, apparentemente affidabile e con tanto di comunicazioni professionali, era in realtà un truffatore.

Come agiva il truffatore e cosa è successo dopo

L’uomo aveva messo in piedi un raggiro ben studiato: gestiva un conto corrente personale sul quale si faceva versare il denaro da ignari inquilini, fingendo di essere il referente dell’immobile. Dopo aver raccolto più pagamenti, aveva fatto perdere le proprie tracce. «Alla fine l’hanno rintracciato – racconta Valentina – perché non è che sia sparito nel nulla. Ora dovrei riavere i miei soldi, la compagnia mi ha assicurato che se ne occuperà».

La vicenda, fortunatamente, si è conclusa con un lieto fine. Dopo aver avviato una disputa con la banca, Valentina è riuscita a recuperare la somma sottratta. Nei commenti ai suoi video, ha voluto precisare che l’uomo non era australiano, ma non ha rivelato ulteriori dettagli sulla sua identità.

Un monito per chi vive all’estero: attenzione alle truffe online e ai finti agenti

Il caso di Valentina Ramondetti è solo uno dei tanti esempi di truffe immobiliari che colpiscono chi vive o si trasferisce all’estero. I truffatori sfruttano spesso la buona fede delle persone, la distanza geografica e la mancanza di familiarità con le procedure locali. In molti casi, inviano email o messaggi apparentemente ufficiali, utilizzando loghi o linguaggio professionale per sembrare legittimi.

Le autorità australiane e diverse agenzie immobiliari raccomandano di verificare sempre i riferimenti di chi gestisce le pratiche di affitto o vendita, di evitare bonifici diretti a conti personali e di utilizzare solo piattaforme certificate. Anche una semplice telefonata all’agenzia ufficiale può evitare spiacevoli sorprese.

Il video di Valentina ha fatto il giro del web, raccogliendo centinaia di commenti di altri italiani in Australia che hanno raccontato esperienze simili. Una storia che fa riflettere, ma anche un promemoria importante: la prudenza non è mai troppa, neppure in un Paese considerato tra i più sicuri al mondo.

@v.ramondetti

Me lo aspettavo? Assolutamente no 🙂 #australia#truffa#perte#vitainaustralia#whvaustralia

♬ original sound – Valentina