Insegnante di italiano indica 5 frasi fatte che non vuole vedere nei temi dei suoi alunni

StudioFacileConAle è una delle insegnanti di italiano più seguite su TikTok. Con il suo tono ironico e diretto, racconta ogni giorno episodi della sua vita da docente, corregge errori grammaticali e condivide consigli su come scrivere e parlare un italiano più chiaro e consapevole. In uno dei suoi video più popolari ha deciso di stilare la sua personale top 5 delle frasi fatte che non sopporta leggere nei temi dei suoi studenti. E il pubblico dei social non ha potuto fare a meno di commentare e riconoscersi in molte di quelle espressioni.

Le frasi fatte nei temi di italiano: un vizio difficile da eliminare

Chiunque abbia mai scritto un tema a scuola sa quanto sia facile cadere nella trappola delle frasi fatte. Sono comode, suonano “giuste”, ma spesso impoveriscono il testo. Lo sa bene StudioFacileConAle, che nel suo video spiega come alcune di queste espressioni rischino di rendere i pensieri degli studenti meno personali e autentici. Scrivere bene, spiega la docente, significa scegliere le parole giuste, non le più usate.

Da insegnante appassionata di linguaggio e comunicazione, sottolinea che dietro ogni frase fatta si nasconde un’occasione persa per esprimere un’idea originale. Ma quali sono, secondo lei, le cinque formule più abusate nei compiti in classe?

5) “Fin dall’antichità”

Una delle frasi più ricorrenti nei temi di storia o filosofia. Ma, come fa notare la professoressa, “di quale epoca stiamo parlando?”. È un’espressione troppo vaga, che non dice nulla di preciso. Stiamo parlando del 1000 a.C. o del Medioevo? Entrambi possono essere definiti “antichi”, ma la differenza è abissale. Meglio indicare con chiarezza il periodo o l’evento storico a cui si fa riferimento: rende il testo più solido e credibile.

4) “La tecnologia è un’arma a doppio taglio”

Una delle formule più abusate nei temi sul rapporto tra uomo e innovazione. “Non è sbagliata”, ammette StudioFacileConAle, “ma ormai è stata usata in tutte le salse”. Il concetto può essere espresso in molti modi diversi, ad esempio sottolineando come la tecnologia possa migliorare la vita ma anche crearci nuove dipendenze o problemi etici. In altre parole, l’idea resta valida, ma serve più originalità.

3) “Al giorno d’oggi”

Un’altra espressione che l’insegnante suggerisce di evitare. Non perché sia scorretta, ma perché troppo generica e inflazionata. In alternativa, propone di scrivere “nel momento storico che stiamo vivendo” o “nell’epoca contemporanea”. Piccole variazioni che rendono il testo più personale e consapevole. Dopotutto, scrivere è anche un esercizio di precisione linguistica.

2) “Secondo il mio modesto parere”

Questa formula, molto comune, nasconde un errore logico e stilistico. “In un tema,” spiega la prof, “è già implicito che si tratti del pensiero personale dell’autore. Non serve scrivere ‘secondo me’ o ‘a mio parere’.” Inoltre, aggiunge con ironia, “perché definirlo modesto? Se hai qualcosa da dire, dilla con convinzione.” Eliminare queste espressioni fa sembrare il testo più maturo e diretto.

1) “In conclusione”

Ed ecco la regina delle chiusure scolastiche. “In conclusione” è l’avviso che il tema sta per finire, ma secondo StudioFacileConAle è diventato un segnale fin troppo prevedibile. Meglio scrivere qualcosa di più naturale, come “vorrei aggiungere un ultimo pensiero” o “da questa riflessione emerge che…”. Piccoli accorgimenti che rendono la conclusione più elegante e meno scolastica.

Un invito a scrivere in modo più consapevole

La lista di StudioFacileConAle non è un manuale di grammatica, ma un invito a pensare prima di scrivere. Le frasi fatte sono una scorciatoia, eppure il bello della lingua italiana è proprio la sua ricchezza di sfumature. Evitare le espressioni vuote non significa complicare la scrittura, ma renderla più autentica. Un consiglio prezioso non solo per gli studenti, ma per chiunque voglia comunicare con chiarezza e personalità.

Il riepilogo delle 5 frasi fatte che la docente di italiano non vuole leggere nei temi dei suoi alunni
Il riepilogo delle 5 frasi fatte che la docente di italiano non vuole leggere nei temi dei suoi alunni