La spesa “da 3 euro” che ha stupito tutti
Una creator italiana, Nikita (@nnniiikittaaa), che vive e lavora a Sharm el-Sheikh, ha voluto dimostrarlo con un video diventato virale su TikTok. Entrata in un supermercato locale, ha deciso di mostrare cosa si può acquistare con l’equivalente di circa 3,80 euro, ovvero 200 pound egiziani al cambio di novembre 2025. Un esperimento che ha incuriosito molti viaggiatori, mostrando in modo concreto quanto il potere d’acquisto cambi a seconda del Paese.
La prima cosa che colpisce è un dettaglio curioso: nei supermercati egiziani i prezzi non sono sempre esposti sugli scaffali. Al posto dei classici cartellini, i clienti trovano diversi scanner con lettori QR. Basta avvicinare il codice del prodotto e sul display compare il prezzo. Un sistema insolito per chi è abituato ai supermercati italiani, ma molto diffuso in Medio Oriente.
Cosa ha comprato con meno di 4 euro
La prima scelta di Nikita è un tubetto di dentifricio con confezione nera: costa 0,78 euro. Subito dopo, aggiunge al carrello una busta di detersivo OXI per bucato, pagata 1,79 euro. “Ce n’è tantissimo – racconta nel video – e credo che mi durerà più di un mese e mezzo”. Con i pochi pound rimasti, si concede anche qualche sfizio: quattro pacchetti di patatine (tra cui Lay’s e Cheetos) con gusti come BBQ, bacon e sale marino, più una lattina di Coca-Cola.
Il risultato? Con meno di 4 euro ha portato a casa prodotti di uso quotidiano e qualche snack. Un carrello piccolo, ma indicativo: in Egitto, anche nelle località turistiche, il costo dei beni essenziali resta decisamente più basso rispetto all’Italia. Ed è proprio questa differenza che continua a rendere il Paese una meta così gettonata, non solo per le vacanze ma anche per chi sceglie di trasferirsi.
I prezzi dei prodotti importati: il confronto con l’Italia
In un altro video, Nikita mostra invece i prodotti più cari sugli scaffali, quelli importati dall’Europa. Un pacco di pasta Barilla da 500 grammi costa circa 3,20 euro, mentre una confezione locale da 400 grammi fatta con farina egiziana di semolino si compra a 70 centesimi. Un chilo di riso locale costa poco di più: 75 centesimi. Le uova (dieci) si trovano a 1,50 euro, e un litro e mezzo di olio per friggere costa circa 5 euro. Più alto invece il prezzo dell’olio d’oliva, che raggiunge 6,80 euro per mezzo litro, praticamente come una bottiglia di olio extravergine in Italia da 0.75.
Il confronto è interessante perché mette in evidenza come il mercato locale premi i prodotti nazionali. Chi sceglie di acquistare marche egiziane può spendere pochissimo e vivere con un budget ridotto, mentre chi preferisce i marchi italiani o europei deve affrontare costi simili a quelli del nostro Paese. È una realtà comune in molte mete turistiche extraeuropee, dove la filiera locale permette di mantenere bassi i prezzi di base, ma l’importazione fa salire rapidamente i costi.
Perché gli italiani amano sempre di più l’Egitto
Tra mare caldo, ospitalità e costi contenuti, l’Egitto continua a essere una delle destinazioni preferite per chi cerca sole e relax a pochi passi dall’Italia. Sharm el-Sheikh, in particolare, offre resort a quattro stelle con pensione completa a prezzi che in Europa non coprirebbero neppure una notte in mezza pensione. E il video di Nikita è solo la conferma di un trend che cresce: vivere o trascorrere le vacanze qui significa poter godere di una qualità della vita elevata con una spesa ridotta.
L’esperimento di questa giovane italiana è diventato virale perché racconta, in modo semplice e diretto, ciò che tanti turisti già sanno: in Egitto, anche con pochi euro, si può ancora vivere bene. Ed è questo equilibrio tra convenienza e fascino esotico che continua ad attirare migliaia di italiani ogni anno sulle sponde del Mar Rosso.
@nnniiikittaaa 🌴Cosa avrei comprato in Italia con poco più di tre euro? 🩷 #SharmElSheikh#nikitasharm🌴#egitto#sharmelsheikh#sharm
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