L’Australia è da sempre considerata una delle mete più ambite al mondo per chi cerca una vita tranquilla, un buon equilibrio tra lavoro e tempo libero e, soprattutto, stipendi elevati. Tuttavia, negli ultimi mesi, un fenomeno inatteso sta preoccupando il Paese: sempre più cittadini australiani stanno facendo le valigie per trasferirsi altrove. A raccontarlo è un video virale su TikTok, pubblicato dall’utente @aj.currency, che ha acceso un acceso dibattito nazionale.
Un paese pieno di opportunità, ma non per tutti
L’immagine dell’Australia come terra di opportunità rimane vera solo in parte. Le piantagioni di banane, mango e altri frutti tropicali sono piene di giovani provenienti dall’Europa, dall’America Latina e da vari paesi asiatici, in particolare dal subcontinente indiano. Sono lavori faticosi, ma ben retribuiti: anche con un costo della vita leggermente superiore a quello italiano, molti riescono a risparmiare cifre importanti in pochi mesi.
Eppure, nonostante il flusso costante di lavoratori stranieri, gli australiani sembrano non essere più così entusiasti della propria patria. Il motivo? Secondo molti, non si tratta di una questione di opportunità, ma di sostenibilità economica e qualità della vita.
“Le tasse sono troppo alte”: lo sfogo di un cittadino
Nel suo video, che ha superato le centinaia di migliaia di visualizzazioni, @aj.currency ha raccontato senza giri di parole perché, secondo lui, gli australiani stanno “silenziosamente” abbandonando il Paese. Citando dati precisi, ha affermato che nel 2025 oltre 142.000 cittadini hanno lasciato l’Australia. «La gente sta capendo che le tasse sono davvero troppo alte», spiega. «Abbiamo imposte su tutto: la payroll tax, la business tax, la GST, la capital gain tax, le tasse sulle proprietà e perfino sui profitti da trading. È diventato insostenibile».

Nonostante dichiari di amare la propria nazione — «adoro la Gold Coast, è il mio posto preferito» — l’uomo ammette di sentirsi deluso. «Siamo indietro di 20 o 30 anni rispetto ad altri paesi. Le tasse non finanziano nulla di positivo: aiutano solo chi non lavora e vive di sussidi. Io voglio vivere in un luogo dove le imposte sono basse o nulle, come Dubai o alcune zone del Sud-est asiatico come Bali e Thailandia».
Un dibattito che divide: “Andate dove?”
Il video ha scatenato migliaia di commenti. C’è chi conferma il disagio e chi, al contrario, difende il sistema australiano. Un utente scrive: «Stiamo per lasciare Melbourne – per spostarci nelle Filippine – da noi il costo della vita è troppo elevato e gli stipendi non coprono nemmeno le bollette». Un altro risponde ironico: «Noi in Nuova Zelanda stiamo cercando di trasferirci in Australia, e voi volete andarvene?».
Il dibattito si è poi acceso quando qualcuno ha chiesto: «Andando dove, esattamente? Il Regno Unito, il Canada e l’Europa sono messi peggio, e non possiamo tutti vivere a Dubai». Molti utenti sottolineano infatti che la crisi del costo della vita non riguarda solo l’Australia: dall’Europa all’America, sempre più persone faticano a sostenere le spese quotidiane, a causa di tasse elevate, inflazione e stipendi stagnanti.
Il sogno australiano in bilico
Per decenni, il cosiddetto “sogno australiano” ha rappresentato un modello di successo. Case spaziose, buoni stipendi, opportunità lavorative abbondanti in alcuni settori e una società stabile. Ma oggi, per molti, questo sogno sembra incrinarsi. L’aumento dei tassi d’interesse, i prezzi record delle abitazioni e un sistema fiscale percepito come “soffocante” stanno spingendo sempre più persone a cercare alternative all’estero.
Nonostante tutto, l’Australia resta una delle economie più solide del pianeta, con una disoccupazione tra le più basse al mondo e un sistema sanitario e scolastico di alto livello. Ma la sensazione diffusa è che il rapporto tra qualità della vita e costo da sostenere stia diventando sempre più squilibrato.
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