Il caffè nasce in Africa, precisamente in Etiopia. Anche se oggi l’Espresso è un simbolo italiano, le radici di questa bevanda affondano molto più lontano. Tra le montagne della regione di Keffa, nel cuore dell’Etiopia, l’uomo ha scoperto per la prima volta i chicchi che avrebbero cambiato il mondo. Da lì, nel corso dei secoli, il caffè ha viaggiato lungo le rotte commerciali verso il Medio Oriente, l’Europa e infine l’America Latina. Eppure, tornare nel luogo in cui tutto è iniziato ha un fascino speciale, come racconta il content creator @authentic_travelling nel suo recente viaggio ad Addis Abeba.
Tomoka Coffee House: un’icona etiope dal sapore autentico
Nella capitale dell’Etiopia, Addis Abeba, sorge uno dei locali storici più amati del Paese: il Tomoka (sebbene su Google sia segnato come ‘Tomoca’) Coffee House. Fondato decenni fa, rappresenta una tappa obbligata per chi vuole vivere l’esperienza autentica del caffè etiope. L’atmosfera è quella di un tempo: arredi semplici, profumo intenso di tostatura e un via vai costante di clienti locali e turisti. “È uno dei locali più antichi dell’Etiopia e la gente del posto viene davvero qui per bere il caffè”, racconta l’autore del video, che ha voluto assaggiare un Macchiato.

Tomoka è considerato un simbolo nazionale: non è raro trovare gli etiopi che si fermano per un caffè anche più volte al giorno. La bevanda, servita calda e profumata, è parte integrante della cultura del Paese. Qui il caffè non è solo una pausa, ma un momento di socialità e condivisione.
Un prezzo simbolico e un gusto sorprendente
Il content creator ha pagato il suo Macchiato solo 70 centesimi di euro. Un prezzo quasi impensabile per chi è abituato ai bar italiani o americani. Eppure, dietro a quella tazzina c’è tutta la storia di un prodotto che nasce proprio in questa terra. La recensione? “Un po’ più amaro e un po’ più forte rispetto a quelli provati negli Stati Uniti o in Italia” – racconta – ma con un profumo intenso e una schiuma densa che avvolge il palato.
In Etiopia, il caffè viene spesso servito accompagnato da un piccolo bicchiere d’acqua e, nei riti tradizionali, tostato e macinato al momento. La preparazione è lenta, rispettosa del tempo e del sapore. Nulla a che vedere con la frenesia di un espresso bevuto al banco: qui, ogni tazzina è un gesto di cultura.
Le origini leggendarie del caffè
Tra le storie più affascinanti legate al caffè c’è quella delle capre energiche. Si racconta che, secoli fa, un pastore etiope si accorse che i suoi animali, dopo aver mangiato delle bacche rosse da una pianta selvatica, diventavano più vivaci. L’uomo decise di provarle e scoprì l’effetto rinvigorente della caffeina. Da quell’episodio nacque la tradizione che avrebbe portato il caffè prima nei monasteri, poi nelle case e infine nei bar di tutto il mondo.
Questa leggenda, tramandata di generazione in generazione, resta uno dei racconti più citati dagli storici del caffè. E oggi, bere una tazzina in Etiopia, là dove tutto è iniziato, è quasi un modo per tornare alle origini.
Il viaggio del chicco: dall’Africa al mondo
Oggi l’Etiopia è ancora uno dei maggiori produttori di caffè al mondo. Insieme a Brasile e Colombia, esporta milioni di tonnellate di chicchi ogni anno. Tuttavia, la differenza principale sta nella varietà e nella qualità: i caffè etiopi sono spesso arabiche pregiate, con note floreali e fruttate difficili da trovare altrove.
Visitare un luogo come Tomoka Coffee House non significa solo bere un buon caffè, ma immergersi in una storia lunga secoli. È un’esperienza che unisce passato e presente, gusto e cultura, in una tazzina che racchiude tutto il calore dell’Africa. E, a giudicare dal racconto di chi l’ha provato, il caffè nel paese dove è nato ha un sapore impossibile da dimenticare.
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