Tutti i genitori hanno commesso questo errore almeno una volta, con i propri bambini, quando sono a tavola per il pranzo o la cena: ecco di cosa si tratta e perché non bisogna commetterlo.
Il momento della pappa rappresenta una tappa centrale nella crescita dei bambini, poiché non riguarda solo l’alimentazione, ma anche la costruzione del rapporto con il cibo e con i genitori. È un’esperienza complessa, che unisce nutrimento, scoperta e legame affettivo. Tuttavia, per molti adulti, può trasformarsi in una sfida fatta di ansie, dubbi e aspettative difficili da gestire. Durante il pasto, il bambino sperimenta con tutti i sensi: osserva, tocca, annusa, assaggia. In questo modo impara a riconoscere i propri segnali di fame e sazietà e sviluppa una prima forma di comunicazione emotiva. Allo stesso tempo, il momento della pappa diventa un’occasione per rafforzare la fiducia tra genitori e figli, favorendo un dialogo autentico e una relazione basata sull’ascolto reciproco.
Le difficoltà, naturalmente, non mancano. Il rifiuto del cibo, soprattutto nelle prime fasi di svezzamento, può generare frustrazione nei genitori. Anche la paura del soffocamento o delle reazioni impreviste porta spesso a proporre solo consistenze morbide, rallentando lo sviluppo della masticazione e dell’autoregolazione. Inoltre, il desiderio di “far mangiare tutto” può trasformare il pasto in una prova di forza, invece che in un momento di condivisione. Affrontare questa fase con pazienza e flessibilità è essenziale. Creare un ambiente sereno, libero da pressioni e distrazioni, permette al bambino di vivere la pappa come scoperta, non come imposizione. C’è, poi, un errore che viene trascurato da molti, ma che non bisognerebbe commettere.
Ecco l’errore che tutti i genitori commettono con i bambini a tavola: come evitarlo
A rivelarlo, è stato un noto farmacista, e cioè il dottor Vincenzo Spinelli. Il farmacista ha spiegato che la stragrande maggioranza dei genitori, nel momento in cui deve dar da mangiare al proprio bambino, è soffiare sul cucchiaio con il boccone o sul piatto intero quando questo è caldo. L’obiettivo, ovviamente, è quello di far raffreddare il boccone, per permettere al bimbo di mangiare senza scottarsi. Il problema, però, è che con il soffio, oltre all’aria fresca, si veicolano anche diversi batteri, che finiscono sul boccone e, poi, nella bocca del bambino.

In questo modo, si rischia di far ammalare i propri figli, che hanno un sistema immunitario più debole di quello dei genitori. Tra i batteri, rivela l’esperto, ci sono anche quelli che causano carie o piccole infezioni. Per questo motivo, il dottor Spinelli consiglia di avere un po’ più di pazienza, attendendo che il cibo si raffreddi da solo, e magari facilitando il raffreddamento mescolando continuamente con un cucchiaio pulito. È un gesto minuscolo, ma fa una grande differenza per la salute dei bambini.
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