Il castello di Canossa è stato un importante centro politico dell’Emilia-Romagna: anche se adesso vi sono rimasti i ruderi, la vista resta incredibilmente suggestiva.
In Emilia-Romagna, ed esattamente nel comune di Canossa, vi è un castello importantissimo, e caratterizzato da una delle viste più suggestive dell’Emilia-Romagna e d’Italia. Parliamo del castello di Canossa. Questo castello, ricordano i travel creator Ilaria e Filippo di @emiliani_a_spasso, è stato un fondamentale centro politico, oltre che sede di potere ai tempi di Matilde di Canossa. Matilde di Canossa, detta la Gran Contessa, fu una delle donne più potenti del Medioevo, oltre che simbolo di lealtà, diplomazia e forza politica. Erede di vasti domini, sostenne il Papato nella lotta per le investiture contro l’Impero. Fondamentale fu il suo ruolo nell’incontro di Canossa del 1077, che avvenne proprio nel castello sopracitato. In particolare, il 27 gennaio 1077, si svolse il celebre incontro in cui Papa Gregorio VII revocò la scomunica all’imperatore Enrico IV.
Questo episodio è noto come “l’umiliazione di Canossa”. In generale, rivelano gli esperti, il Castello di Canossa è situato lungo la SP73 a Canossa, in provincia di Reggio Emilia, e fu fondato probabilmente nella metà del X secolo. Acquistato dallo Stato italiano nel 1878, il castello è stato dichiarato Monumento Nazionale. Oggi ne restano soltanto i ruderi, dovuti al degrado del tempo, ai crolli del massiccio roccioso e ai danni subiti nei secoli. Nonostante ciò, il luogo conserva un fascino profondo, amplificato dal vicino Museo Naborre Campanini, che espone reperti archeologici provenienti dagli scavi del castello. Visitare il castello e il suo museo significa, dunque, rivivere una fondamentale pagina della storia italiana, in uno dei luoghi più belli e caratteristici di sempre.
Castello di Canossa in Emilia-Romagna e altri luoghi da visitare: un itinerario perfetto per il mese di novembre
Il castello e il museo possono essere visitati in un giorno, ma, per chi volesse trattenersi in questa zona per un weekend nel mese di novembre, abbiamo un itinerario per due giorni a dir poco meravigliosi. Un itinerario autunnale tra le colline di Canossa unisce storia, natura e sapori in un paesaggio che a novembre regala toni caldi e atmosfere rare. Il percorso ideale comincia dal Castello di Canossa. Tra i ruderi e i pannelli esplicativi si respira la memoria della “umiliazione di Canossa”, mentre accanto sorge il Museo Naborre Campanini, dove reperti e allestimenti multimediali raccontano il passato delle terre matildiche e il loro ruolo politico nell’Italia medievale. Per chi arriva in auto, vi è un parcheggio prima della strada che porta al castello. Il biglietto per il museo ha un costo di 4 euro.

Dopo la visita, la sosta in un bar panoramico offre una pausa con vista sulle colline. Il pomeriggio prosegue tra sentieri e panorami: si possono esplorare le Pietre di Canossa, la Torre di Rossenella o rilassarsi in un agriturismo. Il Mulino in Pietra, a Casina, propone una cena autunnale a base di salumi, formaggi e primi piatti tradizionali, serviti accanto a un camino acceso che amplifica l’atmosfera rurale.
La seconda giornata
Il giorno seguente, l’esperienza continua con un pranzo in un ristorante dove servano tortelli caserecci e polenta, magari con di fronte un panorama rilassante sull’Appennino. Il viaggio può concludersi con la visita al Castello di Bianello, una delle quattro rocche matildiche, da cui si domina la pianura e si ammira il fascino intatto del Medioevo emiliano.
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L’autunno è la stagione perfetta per scoprire la cucina tradizionale reggiana: erbazzone, gnocco fritto, funghi e tortelli di castagne raccontano un legame profondo con la terra. Le colline, punteggiate di borghi e vigneti, invitano a camminare lentamente, a visitare musei e a godersi una merenda tra storia e natura. Questo itinerario restituisce l’anima autentica di Canossa, sospesa tra memoria e bellezza.
