In questo borgo nel Lazio, è nata la prima tipografia italiana: sembra di essere sospesi nel tempo

C’è un borgo nel Lazio, da visitare assolutamente: vi sono vicoli in pietra meravigliosi, e lì è nata la prima tipografia italiana. Il consiglio è quello di visitarlo assolutamente nel mese di novembre.

Nella città metropolitana di Roma, vi è un borgo di grande fascino, nel quale è nata la prima tipografia italiana. È un piccolo gioiello, tra natura e arte: si trova, infatti, incastonato tra i monti Simbruini e arroccato sulla valle dell’Aniene, e al contempo vanta la presenza di scorci in pietra che raccontano mille anni di storia. Come spiega Alessia Viti, nota content creator di @borghi_del_lazio, questo borgo è un susseguirsi di archi, scalinate e scorci, che sembrano praticamente dipinti come dei quadri. Il borgo è Subiaco, un comune di circa 8.500 abitanti che si trova a circa 70 chilometri dalla Capitale.  Subiaco è un borgo da visitare assolutamente, già a partire dal primo weekend di novembre: la sua Piazzetta di Pietra Sprecata, ad esempio, vanta un affresco del XIV Secolo, l’affresco del Salvatore, che merita di essere visto da tutti.

L’affresco si trova, in particolare, sulla facciata di palazzo Torquemada, un edificio dalla grande bellezza. Subiaco è da visitare anche per i monasteri antichissimi fondati da San Benedetto, luoghi di grande fascino spirituale e storico che conservano affreschi e atmosfere di rara suggestione. Il borgo offre anche il celebre Laghetto di San Benedetto, incastonato tra le rocce e noto per le sue acque limpide e la cascata che lo alimenta, tra i luoghi più fotografati del Lazio. Passeggiando nel cuore del centro storico, si incontrano le botteghe artigiane del Borgo dei Cartai, conosciuto come “borgo degli opifici”, dove un tempo si produceva la carta a mano destinata ai monasteri e alle stamperie. Proprio qui, nel Quattrocento, arrivò la prima stampa d’Italia.

Questo borgo del Lazio è da visitare assolutamente: gita di novembre nel cuore dei monti Simbruini

Subiaco fu, insomma, crocevia di cultura, arte e innovazione: consigliamo, dunque, di visitarla, anche per mezza giornata nel weekend. Per chi avesse più tempo, e volesse trascorrere un fine settimana nei pressi dei monti Simbruini, proponiamo un itinerario interessantissimo per un weekend di novembre. Visitare Subiaco e l’area dei Monti Simbruini a novembre significa immergersi in uno dei paesaggi più suggestivi del Lazio, dove la Valle dell’Aniene si colora di toni caldi e il tempo sembra rallentare. In questo periodo l’autunno offre boschi dorati, aria limpida e un’atmosfera intima, ideale per scoprire la storia millenaria dei monasteri benedettini, passeggiare tra i borghi e gustare la cucina locale fatta di sapori autentici. Il mese di novembre regala il fascino del foliage, con faggete che si tingono di rosso e arancio e sentieri che attraversano una natura ancora incontaminata.

Borgo Lazio
Le destinazioni consigliate da Alessia Viti di @borghi_del_lazio.

I Monti Simbruini, tra le faggete più estese d’Europa, diventano un rifugio di pace, perfetto per chi cerca relax lontano dalle folle. I borghi della Valle dell’Aniene, come Jenne e Cervara di Roma, offrono un volto più vero e raccolto, con un’accoglienza familiare e tradizioni che resistono al tempo. Un itinerario ideale parte da Subiaco, cuore spirituale della zona. Qui si trovano i Monasteri di San Benedetto e Santa Scolastica, gioielli d’arte e di fede che raccontano la nascita del monachesimo occidentale. Le loro decorazioni e i panorami sulla valle rendono la visita un’esperienza unica. Poco distante, la Rocca Abbaziale e il Borgo degli Opifici riportano indietro nel tempo, con vicoli medievali e botteghe in cui si riscopre l’antica tradizione della carta fatta a mano.

Una gita meravigliosa

Dopo una passeggiata nel centro storico, il Laghetto di San Benedetto offre un momento di silenzio e bellezza naturale, con acque trasparenti e la cascata incastonata tra le rocce. In alternativa, Monte Livata consente escursioni facili e panoramiche, immerse nei colori dell’autunno. La giornata può concludersi in una delle trattorie locali, dove dominano pasta fresca, trota di fiume e dolci subiacchini, accompagnati da vini e liquori artigianali. Il giorno successivo, l’itinerario può proseguire tra i paesaggi dei Simbruini, con un trekking verso Camposecco, celebre per i suoi altipiani utilizzati come set cinematografico, oppure con un percorso nella faggeta di Livata fino alla cima del Monte Autore, da cui si ammira una vista straordinaria sulla valle.

Il borgo di Jenne, arroccato e panoramico, regala scorci autentici e profumi di montagna, mentre Cervara di Roma, definita “il paese degli artisti”, sorprende per le sculture scolpite nelle case e per l’atmosfera sospesa tra arte e roccia. A completare l’esperienza, la gastronomia locale diventa protagonista: piatti di funghi, castagne e carni rustiche, insieme alla tradizionale panarda, raccontano la generosità di una terra che unisce spiritualità e sapore. Subiaco e la Valle dell’Aniene rappresentano così una destinazione perfetta per un weekend autunnale, capace di fondere cultura, natura e cucina, a pochi chilometri da Roma, nel cuore di un paesaggio che in novembre raggiunge la sua massima bellezza.